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Polemica in collina: "Ad un mese dall'alluvione il paese sembra ancora il set di un film apocalittico"

La minoranza chiede di sospendere le tasse comunali e di anticipare i risarcimenti alle famiglie

in foto Parco giochi della centrale piazza Risorgimento ad un mese dall’alluvione

in foto Parco giochi della centrale piazza Risorgimento ad un mese dall’alluvione

A quasi un mese dall’alluvione, il gruppo di minoranza “Lauriano e Piazzo Domani” guidata dal capogruppo Renato Dutto e dai consiglieri Graziano Bronzin e Sabino Fusco, ha presentato un’interrogazione molto articolata, in 15 punti, «per porre al sindaco le domande delle famiglie alluvionate che hanno perso tutto o quasi tutto e si sentono abbandonate dall’Amministrazione comunale», ma soprattutto per chiedere i motivi del ritardo nella convocazione del Coc, il Comitato Operativo Comunale, previsto dalla legge nazionale e dal Piano di protezione civile comunale, e della mancata pulizia, per ben sei anni, del rio Grande.

I tre consiglieri chiedono «quando il Comune di Lauriano si occuperà di pulire le strade alluvionate, ancora piene di fanghiglia secca (che si trasforma in acquitrino durante le piogge), con l’effetto Far-West, somigliante anche ad una polverosa pista da motocross durante le giornate di sole. Forse il sindaco intende proporre le strade alluvionate quale set cinematografico per film del Far-West oppure per la serie televisiva “Walking Dead” (“I morti che camminano”) ?».

Renato Dutto in redazione

Nell’interrogazione, i tre consiglieri spiegano che «il giorno prima dell’alluvione, alle ore 15,44 di mercoledì 16 aprile, la Regione Piemonte ha reso noto che, a causa del maltempo, veniva aperta la sala operativa della Protezione civile, mentre il bollettino emesso dall’Arpa Piemonte, sempre nel primo pomeriggio del 16 aprile, aveva segnalato “l’Allerta Arancione per il territorio comunale di Lauriano, per possibili esondazioni dei fiumi Po e per probabili dissesti gravitativi ed idrologici a seguito di precipitazioni intense”». La minoranza chiede per quale motivo «il Coc, Comitato Operativo Comunale, non è stato attivato tempestivamente, sin dal pomeriggio o serata di mercoledì 16 aprile 2025, considerata l’Allerta Arancione, emessa da Arpa Piemonte, per il territorio comunale di Lauriano.  Considerato che il Coc può essere attivato in fase di allerta, prima che l’evento si verifichi, per garantire il monitoraggio e il coordinamento delle operazioni di emergenza, a Lauriano si sarebbe potuta organizzare l’evacuazione, la viabilità e la protezione dei cittadini e delle loro proprietà prima che l’alluvione colpisse le abitazioni, permettendo prima di tutto di non rischiare vite umane ed in secondo luogo di salvare molti beni, soprattutto automobili e moto parcheggiate nei garage. Il Coc risulta invece essere attivato nelle stesse ore dell’alluvione, come risulta dalla comunicazione inviata alle ore 14,10 del 17 aprile 2025 al Prefetto di Torino, alla Città Metropolitana, alla Protezione Civile della Regione Piemonte ed all’Arma dei Carabinieri».

I tre consiglieri sottolineano che «al Consiglio comunale di martedì 22 aprile abbiamo posto delle domande, anche a nome dei cittadini alluvionati, alle quali il sindaco non ha voluto rispondere» e chiedono: «Per quale motivo, nella giornata precedente o nelle ore precedenti all’alluvione non risulta esserci stata, a cura del Comune, un’adeguata attività di informazione alla popolazione sulle situazioni di pericolo determinate dai rischi naturali, competenza che spetta al sindaco; perché questa Amministrazione (che rappresenta la continuità con quella precedente, a partire dell’attuale sindaco, che era assessore al Bilancio) non ha provveduto alla pulizia del rio Grande negli ultimi sei anni; perché a Lauriano non è funzionante un adeguato Gruppo di Protezione Civile, a causa di scellerate decisioni del passato di smantellarlo per futili motivi, senza alcuna presa di distanze da parte di chi oggi rappresenta la continuità amministrativa con chi assunse quella assurda decisione, che abbiamo pagato cara in termini di inefficienza e ritardi».

Muretto del parcheggio di piazza Papa Giovanni Paolo II (angolo con via Roma)

Poi le richieste avanzate a nome delle famiglie alluvionate, «alle quali il sindaco e la Giunta non hanno voluto dare risposte durante l’ultimo Consiglio»: i consiglieri Dutto, Bronzin e Fusco chiedono che «in attesa delle determinazioni della Regione Piemonte in merito ai risarcimenti, la Giunta comunale adotti immediatamente provvedimenti affinché ai cittadini gravemente alluvionati siano garantiti - dal Comune di Lauriano - degli anticipi di risarcimento, oppure linee di credito, affinché possano al più presto rimettere in sesto le proprie abitazioni ed acquistare le cucine e dei tavoli per poter mangiare, dei letti per poter dormire ed i mobili necessari per poter vivere normalmente in una casa». La minoranza chiede che «il Consiglio comunale di Lauriano sia convocato immediatamente per deliberare l’esenzione del pagamento di tributi locali come Imu, Tari e altri oneri comunali a favore degli alluvionati gravemente danneggiati ed il posticipo dei medesimi tributi per gli altri alluvionati» ed anche «perché la Giunta non ha ancora effettuato una variazione di bilancio per andare incontro alle esigenze delle famiglie alluvionate (molte delle quali hanno perso tutto) e per intervenire al più presto per pulire i tombini pieni di terra, i corsi d’acqua pieni di detriti, ricostruire i parapetti crollati dei ponti e tutte le altre opere urgenti di cui il nostro paese ha necessità immediata. In particolare, per quale motivo non si attuano interventi definitivi, come per esempio in via Appiano, dove invece del parapetto in muratura è stata collocata una ringhiera (provvisoria? definitiva?) che tra l’altro presenta a nostro avviso caratteristiche di pericolosità per i bambini».  

I tre consiglieri della minoranza chiedono inoltre «per quale motivo il Comune di Lauriano non ha attivato un pre-censimento dei danni, predisponendo una propria modulistica da distribuire alle famiglie alluvionate - in attesa dei moduli che verranno disposti dalla Regione Piemonte - allo scopo di cominciare a quantificare l’ammontare dei danni ai privati; con quali criteri l’Amministrazione comunale distribuirà alle famiglie alluvionate i fondi generosamente donati da tante persone, sensibilizzate dall’alluvione che ha gravemente colpito Lauriano; perché non sono state impartite agli alluvionati di Lauriano delle indicazioni relative alle fatture e ricevute da tenere relativamente all’acquisto per la sostituzione di beni alluvionati od alla fornitura di servizi, quali spurghi o canal jet».

I consiglieri Dutto, Bronzin e Fusco vogliono infine sapere  «quando si provvederà alla pulizia dei corsi d’acqua che attraversano il paese; che venga monitorata al più presto la situazione della collina lungo le vie Giovanna Maia e dei Monti, considerato che dal terreno collinare per vari giorni ha continuato a filtrare dell’acqua e che il versante collinare opposto, in località Delfino, è franato durante l’alluvione; quali progetti di tipo idraulico l’Amministrazione intende porre in essere a monte dei rii che attraversano il nostro paese e nei tratti dei corsi d’acqua all’interno dei centri abitati, allo scopo di attuare opere che mirino a contrastare in futuro eventuali altri gravi fenomeni atmosferici simili a quelli del 17 aprile 2025 e per quale motivo il Comune di Lauriano ha tardato per vari giorni a rispondere alle richieste del confinante Comune di Moransengo Tonengo finalizzate al ripristino della viabilità, adducendo una presunta mancanza di sicurezza dell’intervento, salvo poi pronunciarsi dopo che il Comune di Moransengo Tonengo, a proprie spese, è intervenuto sul territorio comunale di Lauriano per ripristinare la viabilità».

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