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Nuovi treni veloci tra Torino e Milano: ecco che cosa cambia dal 15 giugno 2025

Con il cambio orario estivo arriva una nuova coppia di treni: partenza all’alba da Milano e ritorno serale da Torino. Gabusi: “Una risposta concreta per una mobilità moderna e sostenibile”

Nuovi treni veloci

Nuovi treni veloci tra Torino e Milano: ecco che cosa cambia dal 15 giugno 2025

Dal 15 giugno 2025 chi viaggia tra Torino e Milano avrà due nuove opportunità in più ogni giorno. La Regione Piemonte ha annunciato l’attivazione di una nuova coppia di treni regionali veloci, un passo significativo per il potenziamento del trasporto ferroviario tra i due principali poli urbani del Nord-Ovest. Un potenziamento che risponde a un bisogno reale e sentito da pendolari, studenti, lavoratori e turisti, e che segna un cambio di passo tangibile nella gestione della mobilità interregionale.

I due nuovi collegamenti saranno attivi tutti i giorni, offrendo continuità, affidabilità e più opzioni per muoversi in maniera comoda e sostenibile. Il primo treno sarà un Regionale Veloce in partenza da Milano Centrale alle 5.15, con arrivo a Torino Porta Nuova alle 7.06. Un orario strategico che permette di raggiungere il capoluogo piemontese prima delle 8 del mattino, servendo tutte le fermate intermedie: Rho Fiera Milano, Magenta, Novara, Vercelli, Santhià, Chivasso, Torino Porta Susa. Il secondo è il Regionale Veloce delle 21.54 in partenza da Torino Porta Nuova, con arrivo a Milano Centrale alle 23.45: una soluzione perfetta per chi desidera trascorrere la serata a Torino, vivere la città anche fuori dagli orari lavorativi e tornare comodamente in Lombardia senza dover ricorrere all’auto.

«Con questa nuova coppia di treni tra Torino e Milano manteniamo una promessa fatta ai cittadini: non uno slogan, ma un fatto», ha dichiarato Marco Gabusi, assessore regionale ai Trasporti, sottolineando come questo traguardo sia frutto di un lavoro silenzioso, ma determinato. «Abbiamo scelto di investire sul futuro della mobilità pubblica, rafforzando le connessioni tra territori, valorizzando il tempo delle persone e offrendo un’alternativa concreta all’uso del mezzo privato».

La mossa rientra in un disegno più ampio, come evidenziato da Cristina Bargero, presidente dell’Agenzia della Mobilità Piemontese, che ha parlato di un “tassello strategico” all’interno di una rete pensata per rispondere alle esigenze reali dei cittadini. «Offrire un primo treno all’alba e un collegamento serale significa dare più tempo e libertà a chi si sposta per lavoro, studio o turismo. È un investimento che nasce dal confronto con i territori, con i pendolari, con chi questa tratta la percorre ogni giorno».

Il Torino-Milano è infatti una delle direttrici ferroviarie più battute d’Italia, con flussi giornalieri elevatissimi e una domanda in continua evoluzione. Se da un lato l’Alta Velocità copre il segmento business e istituzionale, dall’altro il Regionale Veloce rappresenta una risorsa fondamentale per chi viaggia quotidianamente, offrendo un servizio più accessibile economicamente e capace di servire anche i centri intermedi, spesso penalizzati nei collegamenti diretti.

Questo ampliamento dell’offerta risponde anche agli obiettivi di sostenibilità ambientale, in linea con le politiche europee e nazionali di riduzione dell’impatto del trasporto su gomma. Ogni passeggero che sceglie il treno invece dell’auto contribuisce a diminuire le emissioni, il traffico, l’usura delle strade, oltre a ridurre i costi sociali legati a incidenti e congestione. In questo senso, il potenziamento del servizio ferroviario regionale non è solo una misura tecnica, ma una scelta politica precisa: quella di promuovere una mobilità più equa, efficiente e vicina alle persone.

Con il cambio orario estivo del 15 giugno, la Regione Piemonte non lancia semplicemente due nuovi treni, ma rafforza un’idea di servizio pubblico utile, dinamico e in ascolto. Un piccolo grande cambiamento che farà la differenza per chi, ogni giorno, costruisce la propria giornata sulle rotaie che uniscono due città, due regioni, due mondi.

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