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Strade rotte e rabbia a Valperga: un ciclista cade e i cittadini insorgono

Dopo la caduta di un giovane ciclista e le proteste dei commercianti, monta la rabbia nel Canavese. Il consigliere Brunasso attacca: "Strade pericolose e silenzio assordante da parte del Comune". Intanto il sindaco è a Roma

Strade rotte e rabbia

Strade rotte e rabbia a Valperga: un ciclista cade e i cittadini insorgono

A Valperga, le strade non portano da nessuna parte. O meglio, portano dritte al pronto soccorso, come è successo a un giovane ciclista, caduto rovinosamente in via Martiri della Libertà tra buche, asfalto sconnesso e residui dei cantieri per l'acquedotto. Il ragazzo ha riportato tre costole ammaccate e diverse escoriazioni. Ma a fare più male, secondo i residenti, è la sensazione di essere stati abbandonati dalle istituzioni. In questo piccolo comune del Canavese, tra via Mazzini e il centro storico, i disagi sono diventati la norma: strade sbarrate, semafori impazziti, deviazioni assurde e nessun intervento tampone. Un mosaico di disservizi che ha trasformato la vita quotidiana in una corsa a ostacoli.

A infiammare gli animi è intervenuto Davide Brunasso, consigliere di minoranza noto per non usare mezzi termini, che ha denunciato non solo l’inazione del Comune, ma anche una gestione “a due velocità” della manutenzione urbana. Il bersaglio è chiaro: il sindaco Sandretto. "Mentre lui è a Roma, i valperghesi rischiano l’osso del collo", accusa Brunasso. Il suo affondo è micidiale: la strada davanti alla casa del sindaco è perfetta, asfaltata di fresco, mentre nel resto del paese si viaggia come in una zona di guerra. Un'accusa che rimbalza tra bar e botteghe, alimentando malumori vecchi e nuovi.

Buche stradali

Il silenzio del palazzo civico è pesante. L’amministrazione si difende sostenendo di aver sollecitato più volte la Città metropolitana – proprietaria della provinciale 13 – ma senza successo. Nessun rattoppo, nessuna data per i lavori, nemmeno un cartello a rassicurare i cittadini. Tutto fermo, come i semafori che non funzionano. A peggiorare la situazione ci ha pensato il maltempo degli ultimi giorni, che ha trasformato le buche in crateri e i marciapiedi in trappole. I commercianti sono esasperati: tra cantieri infiniti, clienti che non passano più e merci che non arrivano, anche l’economia locale vacilla.

A Valperga non si chiede la luna, si chiede un piano, un’azione concreta, una visione. Ma di programmazione non c'è traccia. Il rischio è che la questione diventi l’ennesimo caso di rimpallo tra enti, dove la burocrazia si trasforma in alibi e i problemi restano sulle spalle dei cittadini. La minoranza consiliare è pronta a incalzare il sindaco Sandretto con un’interrogazione pubblica non appena rientrerà. Si parlerà di fondi, priorità e trasparenza. E si chiederà, nero su bianco, perché alcuni tratti vengano sistemati subito e altri ignorati da mesi.

Il tempo delle scuse è finito. Valperga chiede risposte, non passerelle. Le sue strade parlano da sole. Ma da troppo tempo nessuno le ascolta.

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