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Il Comune occupa abusivamente il parco e cancella la riunione sul piano regolatore

Succede a San Mauro Torinese, dove il Comune occupa abusivamente terreno demaniale, mentre la riunione con i cittadini (solo 109) sul piano regolatore è stata annullata all’ultimo

Il Comune occupa abusivamente il parco e cancella la riunione sul piano regolatore

Immagine generata con l'intelligenza artificiale

Occupazioni abusive e un piano regolatore da condividere con la cittadinanza. Sono due le tematiche relative all’edilizia emerse nel corso dell’ultimo Consiglio comunale di San Mauro Torinese lo scorso 28 aprile, quando la minoranza ha denunciato due situazioni critiche: l’occupazione abusiva di terreno demaniale da parte del Comune e il mancato confronto con la cittadinanza sui lavori per il nuovo piano regolatore.

Quando a occupare abusivamente è il Comune

Ebbene sì. A occupare lo spazio di qualcun altro non sono questa volta senza fissa dimora, vandali o altri privati cittadini, ma lo stesso Comune.

«Dal 2021 a oggi, il tema è stato portato in Consiglio più volte, anche con una mozione che ha avuto esito favorevole da parte di tutti», ha dichiarato il consigliere comunale ed ex-sindaco Marco Bongiovanni, del Movimento 5 Stelle, che ha ricordato come sia quattro anni fa che nel corso del 2023 il Consiglio comunale si fosse attivato per affrontare la questione, ma solo a parole.

Marco Bongiovanni, ex-sindaco e consigliere

Non si tratta soltanto di una questione burocratica, ma di una circostanza che ostacola fortemente gli investimenti delle società che lavorano nei territori occupati abusivamente dal Comune nel parco Einaudi. Si tratta soprattutto di associazioni sportive. Negli ultimi quattro anni la situazione non è stata sanata.

«È un iter molto complesso; è stato avviato il procedimento di rilascio delle concessioni a uso delle pertinenze. Il 24 luglio 2024 è pervenuta dalla Regione la verifica di compatibilità idraulica e urbanistica delle strutture», ha dichiarato la sindaca Giulia Guazzora, riepilogando anche gli ulteriori passaggi burocratici fatti a inizio luglio e le numerose associazioni che operano in queste strutture.

«È un iter molto lungo e complesso. Certo, se fosse iniziato a suo tempo quando la problematica era emersa, già durante la sua amministrazione a fine 2021», ha concluso polemicamente la sindaca, che però aveva fatto parte anche lei (almeno fino al 2020) dell’allora Giunta guidata dal sindaco Bongiovanni col Movimento 5 Stelle. Le accuse sono state subito rispedite al mittente dal consigliere pentastellato.

Giulia Guazzora, attuale sindaca di centro-sinistra ed ex-assessora pentastellata

Rimangono quindi accese le polemiche, così come l’imbarazzo per un Ente che occupa un’area demaniale senza autorizzazione. Se poi la burocrazia ci mette anche la sua, i tempi si allungano ulteriormente, e la regolarizzazione sembra ancora lungi dall’essere portata a termine.

Piano regolatore: la riunione fantasma con i cittadini

Resta inoltre al centro dell’attenzione lo spinoso tema del nuovo piano regolatore, per il quale Palazzo Civico ha dichiarato di volersi confrontare con tutta la cittadinanza, anche se – come ha dichiarato durante la seduta il consigliere FdI Paola Antonetto – il Comune aveva convocato solo 109 cittadini (su 18.400 abitanti, ovvero lo 0,59%) per una riunione sul tema, salvo poi annullare tutto all’ultimo. La convocazione è rimasta visibile anche sul sito, ma per poco tempo e con un link non correttamente funzionante.

«In queste settimane, il sindaco e l’assessore Durante hanno inviato attraverso i messi comunali alcune lettere di invito a pochi cittadini – ha fatto sapere Antonetto, presumibilmente proprietari di terreni. Una cosa, secondo me, inopportuna: prima di fare un incontro con i cittadini, servirebbero più riunioni della Commissione territorio e portare la discussione in Consiglio. Fare le “riunioncine” con alcuni proprietari di terreni mi sembra che non vada nella direzione di coinvolgere tutti».

L’incontro in questione, programmato per il 17 aprile, è stato poi misteriosamente annullato con una lettera di contrordine. «Forse c’è stato un ripensamento saggio e l’intenzione di rendere il piano regolatore realmente condiviso. Sindaco e assessore devono poi aver maggior rispetto per i consiglieri: la Commissione è lo strumento per confrontarsi sul tema», ha aggiunto Antonetto, rimarcando come la riunione si sarebbe tenuta all’oscuro dei consiglieri sia di maggioranza che di opposizione.

Ma perché è stata annullata? «A causa di sovrapposizioni con quelle della Commissione bilancio e le festività di Pasqua e della Liberazione. Oltre alle lettere, era prevista anche la pubblicazione sulle pagine social e sul sito. Non c’era l’intenzione di bypassare nessuno, né i consiglieri né la cittadinanza», ha riferito la sindaca.

Per l’opposizione, non sono state però convincenti le ulteriori scuse dell’assessore Emanuele Durante a nome dell’amministrazione, che ha sostenuto che si sia trattato di un disguido.

«Io credo che l’assessore Durante sia nato un po’ tardi. Il suo intervento poteva essere scritturato in “Amici miei” per fare le supercazzole. L’avviso sul sito del Comune è apparso per qualche secondo; il link dell’allegato non funzionava, e poi è sparito tutto», ha concluso Bongiovanni.

Nonostante le polemiche sulla “riunione fantasma” e sulle Commissioni, il Consiglio si è dimostrato favorevole a dialogare con più chiarezza con la cittadinanza sul tema, evitando che si verifichino di nuovo incidenti di questo tipo. Il piano regolatore riguarda tutti, ed è giusto che sia trattato nelle sedi istituzionali e illustrato a tutti i sanmauresi.

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