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Scontro sul referendum a Rivarolo Canavese: il sindaco dice no alla partecipazione attiva, l’opposizione grida alla resa della politica locale

La proposta del gruppo Energia per Rivarolo per promuovere l’informazione sul voto dell’8-9 giugno è stata respinta: sindaco e vicesindaca giudicano superfluo l’impegno, esplode la polemica sul ruolo della politica locale

Scontro sul referendum

Scontro sul referendum a Rivarolo: il sindaco dice no alla partecipazione attiva, l’opposizione grida alla resa della politica locale

Il referendum si avvicina, ma a Rivarolo Canavese è già battaglia: non sui quesiti, ma sul principio stesso della partecipazione. Nell’ultima seduta del consiglio comunale, svoltasi lunedì 28 aprile, la maggioranza ha bocciato una mozione presentata dal gruppo di opposizione Energia per Rivarolo, che chiedeva un impegno formale da parte del sindaco e della giunta per garantire massima informazione e coinvolgimento sui referendum nazionali dell’8 e 9 giugno.

Una mozione che aveva già avuto eco a livello nazionale, e che sembrava destinata ad essere approvata fino a pochi minuti prima dell’inizio del consiglio. Poi la retromarcia. Il sindaco ha dichiarato apertamente di non credere allo strumento del referendum e di non volerlo promuovere se lui stesso per primo non ne condivide l’utilità. Una posizione che ha fatto scattare l’allarme nell’opposizione, che ha accusato la maggioranza di abdicare al proprio ruolo politico di prossimità, quello che dovrebbe fare da ponte tra le istituzioni e i cittadini.

Il gruppo Energia per Rivarolo ha espresso profonda amarezza per la scelta del primo cittadino, che durante la seduta ha affermato di “non aver perso un voto” ma anche di “non ritenere più valido” il referendum come forma di partecipazione. E mentre la vicesindaca ha tentato di minimizzare, sostenendo che il Comune garantirà comunque gli adempimenti previsti dalla legge, l’opposizione ha ribattuto che non bastano gli obblighi burocratici, ma serve una volontà politica di promuovere la cittadinanza attiva.

Referendum a Rivarolo

Il riferimento è al ruolo che gli amministratori locali dovrebbero ricoprire: quello di figura di riferimento riconosciuta e ascoltata, specie in un momento storico segnato da crescente astensionismo. Energia per Rivarolo ha rilanciato citando le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che il 25 aprile, da Genova, aveva denunciato il pericolo di una “democrazia a bassa intensità”. Parole che per il gruppo di opposizione rappresentano una linea guida morale e istituzionale: “Non possiamo arrenderci all’assenteismo”, si legge nel comunicato stampa diramato poche ore dopo la seduta.

La vicenda arriva dopo un periodo di tensioni, acuite dalla questione del motocross, che ha contribuito – secondo il gruppo consiliare – ad alimentare un clima ostile nei confronti delle loro proposte. Ma nonostante lo scontro, l’opposizione si dice pronta a continuare il lavoro a servizio della cittadinanza, proponendosi come facilitatore per la partecipazione attiva alla vita pubblica.

Il messaggio finale è un invito alla maggioranza a lavorare per una causa e non contro qualcuno, riconoscendo comunque che tra i consiglieri non mancano persone aperte al dialogo. “Ad Maiora”, si chiude il comunicato. Ma a Rivarolo il clima resta teso, e la democrazia – più che bassa – sembra ancora tutta da ricostruire, partendo dai suoi fondamentali.

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