Tubazioni colabrodo, riparazioni mal fatte e cittadini con l'acqua sotto casa da agosto. Negli ultimi giorni imperversa una nuova polemica social a San Mauro Torinese, dove alcuni cittadini sono tornati a sfogare su Facebook una situazione già nota almeno da otto mesi.
«Da agosto non c’è stato un mese in cui non ci fosse una perdita… Quello che non capisco è se queste riparazioni vengano fatte gratis e allora uno può anche non lamentarsi, ma siccome penso che i lavori vengano pagati, come è possibile che non ci sia nessuno che controlli come vengono svolti?», si sfoga così online un cittadino, che posta un'immagine di via Vercelli invasa dall'acqua.
Via Vercelli a inizio e fine aprile
Non si tratta però dell'unica via cittadina in queste condizioni: «Lo stesso succede anche in via Moncanino, nella zona di via dell'Asilo, e in un tratto di via XXV Aprile. Smat fa degli interventi sulle loro tubazioni marce, ma solo a pezzi. E così ci sono anche 30/40 rattoppi su un tubo, col risultato che dopo 15 giorni le tubazioni si rompono in un altro punto», ha fatto sapere il consigliere comunale pentastellato Marco Bongiovanni, che anche anche lui denunciato online la situazione di degrado.
Non si tratta soltanto di circostanze che riguardano la sicurezza stradale e il decoro pubblico, ma soprattutto il conto da pagare per i rattoppi e per lo spreco dell'acqua, che inevitabilmente si traduce in un aggravio per i cittadini.
Ma cosa può fare il Comune? Può sfruttare i 2,1 mln di euro di avanzo di bilancio per far fronte alla situazione? «No, non si può usare l'avanzo. Le tubazioni sono di Smat, società che prende i soldi dai cittadini tramite le bollette. Quello che può fare il municipio però è farsi sentire sul tema con Smat, dialogando con loro come già facciamo con Seta», ha aggiunto Bongiovanni.
È quindi inutile parlare sempre di risparmio energetico e idrico, crisi climatica e consapevolezza individuale se poi è la stessa società che gestisce le tubature non se ne prende cura, danneggiando i cittadini e l'ambiente. «Teniamo poi conto che ogni rattoppo costa a Smat 1000 e 2000 euro, per sostituire pochi metri di tubature. Non sarebbe meglio allora sostituire porzioni più ampie, anziché fare decine di rattoppi?».
La domanda del consigliere ed ex-sindaco rimane quindi aperta, nell'auspicio che i suoi colleghi della maggioranza e soprattutto della Giunta dialoghino maggiormente con Smat per trovare una soluzione, che non può essere lasciare i cittadini con le strade ridotte a un acquitrino per mesi.
Diverso è invece il tema delle riasfaltature, che ha generato malcontento tra il pubblico durante l'ultima seduta del Consiglio comunale. «Andate a vedere come sono messe via Settimo e via Speranza», si è sfogato sottovoce (ma neanche troppo, visto che l'hanno sentito tutti) un cittadino tra le gradinate della sala consiliare; due vie con l'asfalto che salta via a pezzi e che ormai sono diventate una "zona 30" naturale. Chi va più forte rischia di sfasciare la macchina, e il Comune ha già ricevuto diverse richieste di risarcimento danni.
Resta da vedere, nei prossimi mesi, come il municipio avrà intenzione di spendere il corposo avanzo di bilancio, e se verrà confermata l'intenzione – espressa almeno a parole – di dedicare parte di quei soldi alle manutenzioni, tra cui le riasfaltature.
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