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Cronaca

Vandalismo a San Mauro Torinese: un gesto inaccettabile che scuote la comunità

A San Mauro Torinese ignoti sfondano l’ingresso della palestra scolastica, senza rubare nulla ma lasciando un messaggio chiaro: il rispetto per i beni comuni è ancora un’utopia. E il Comune prova a rimettere insieme i cocci di un gesto che fa più male che rumore

Vandalismo a San Mauro Torinese: un gesto inaccettabile che scuote la comunità

Vandalismo a San Mauro Torinese: un gesto inaccettabile che scuote la comunità

Una porta forzata. Nessun furto, nessuna devastazione interna. Ma tanto, tantissimo da dire. Venerdì 18 aprile, in via Speranza, qualcuno ha deciso che il bene pubblico poteva essere violato senza troppi pensieri, forzando l’accesso alla palestra della scuola Dalla Chiesa. Un gesto apparentemente insignificante, che però scuote la coscienza di una comunità intera, quella di San Mauro Torinese, dove il rispetto per lo spazio condiviso è ancora considerato – ingenuamente – un valore scontato.

Non si tratta di “ragazzata”. Non può più essere archiviato così. Perché anche una serratura divelta è un affronto, un segnale, un modo per dire che il bene di tutti può essere trattato come il niente di nessuno. La reazione del Comune, per fortuna, è stata immediata. L’Amministrazione ha segnalato l’accaduto alle forze dell’ordine e denunciato pubblicamente l’episodio come atto di vandalismo, richiamando l’intera cittadinanza – e in particolare i più giovani – a un rinnovato senso di responsabilità civica.

Atti di vandalismo

“Non si può accettare che venga danneggiato un bene pubblico, patrimonio dell’intera comunità” si legge nella nota diffusa da palazzo civico. Eppure è successo. Senza clamore, senza grandi gesti, ma con una banalità inquietante, quella che accompagna certi atti vandalici così poveri di significato eppure così carichi di messaggi.

Il giorno dopo, sabato 19 aprile, gli operai comunali erano già al lavoro per ripristinare la sicurezza dell’ingresso. Intervento rapido, concreto, giusto. Ma non basta chiudere la porta perché il problema sia risolto. Perché quella porta, in fondo, è stata aperta da qualcosa di più profondo: una disaffezione crescente verso ciò che è pubblico, una distanza sempre più grande tra chi vive la città e chi la governa, una cultura civica che perde pezzi a ogni generazione.

San Mauro Torinese, che ha sempre fatto della qualità della vita e dell’educazione uno dei suoi vanti, oggi si trova a fare i conti con un gesto simbolico quanto doloroso. E la domanda che resta sospesa è semplice e imbarazzante: ma davvero dobbiamo arrivare a blindare le palestre delle scuole per proteggerle dai nostri stessi ragazzi?

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