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Atto vandalico sulla metro di Torino: forzati gli accessi ai binari, linea bloccata per venti minuti nel pomeriggio

Interruzione del servizio e passeggeri in difficoltà: il tentativo di intrusione ha paralizzato la metropolitana tra le 17 e le 17.20. Resta il nodo sicurezza nel trasporto pubblico urbano

Atto vandalico sulla metro

Atto vandalico sulla metro di Torino: forzati gli accessi ai binari, linea bloccata per venti minuti nel pomeriggio

Un pomeriggio di disagi e preoccupazione a Torino, dove un atto vandalico ha costretto al blocco parziale della metropolitana poco dopo le 17. Secondo le prime informazioni, ignoti avrebbero tentato di forzare gli accessi ai binari, un gesto irresponsabile che ha avuto conseguenze immediate sulla circolazione dei treni. L’esatta stazione in cui si è verificato il tentativo non è stata resa nota, ma l’impatto si è fatto sentire su tutta la linea.

Il servizio è stato interrotto su buona parte della tratta, rimanendo operativo solo tra le stazioni di Bernini e Bengasi, il che ha costretto centinaia di utenti a cambiare programma, ad attendere navette sostitutive o a cercare alternative per raggiungere casa, scuola, lavoro. Solo dopo una ventina di minuti, e dopo le necessarie verifiche di sicurezza, la metro ha ripreso la regolare circolazione su tutto il percorso.

Un gesto vandalico, ma con effetti reali pesantissimi. Non solo per il disagio arrecato agli utenti — pendolari, studenti, famiglie — ma anche per il tema, sempre più urgente, della sicurezza nei trasporti pubblici. Se un semplice tentativo di accesso ai binari riesce a mandare in tilt un intero sistema per diversi minuti, la domanda è inevitabile: quanto è vulnerabile la nostra mobilità urbana?

Metropolitana bloccata per atti vandalico

Torino si trova così a fare i conti con un episodio che poteva avere conseguenze molto più gravi. Perché forzare gli accessi ai binari non è solo un atto vandalico: è un attentato alla sicurezza collettiva. In pochi secondi, un gesto del genere può trasformarsi in un incidente con esiti drammatici.

Al momento non sono stati diffusi dettagli sugli autori del gesto. Non si sa se si tratti di un'azione isolata o di una bravata di gruppo. Ma l'episodio riaccende i riflettori sulla necessità di un rafforzamento dei sistemi di controllo nelle stazioni, con più presenza umana, più videosorveglianza, più rapidità d’intervento. Non solo barriere fisiche, ma presidi visibili e costanti, per ridare ai cittadini la serenità di salire su una metro sapendo che la loro sicurezza è davvero protetta.

La metro è ripartita. Torino anche. Ma i segnali d’allarme, quelli, non dovrebbero spegnersi mai.

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