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28 Aprile 2025 - 07:50
Quest’anno, la celebrazione del 25 Aprile a Leini, in occasione della Festa della Liberazione, si è svolta in due giorni distinti, testimoniando una forte volontà di rendere omaggio alla memoria dei caduti e di riflettere sul significato della libertà.
La manifestazione ha coinvolto l’intera comunità, con momenti di raccoglimento e riflessione che si sono alternati tra passato e presente, rendendo omaggio ai protagonisti della Resistenza e a coloro che hanno sacrificato la propria vita per il nostro futuro di libertà.
La commemorazione è iniziata venerdì 25 aprile, con un programma che ha visto il coinvolgimento di numerosi luoghi simbolo della memoria storica locale. La giornata è iniziata con il tradizionale omaggio alle lapidi dei Caduti in frazione Fornacino e al cimitero, dove sono stati ricordati coloro che hanno sacrificato la propria vita per la libertà.
Un altro momento significativo è stato quello dedicato alla lapide di Francesco Regis, situata in via Lombardore, che rappresenta una pietra miliare nella memoria storica della città.
Il 25 aprile a Leini
Il momento centrale della giornata è stato, però, la commemorazione ufficiale in piazza Vittorio Emanuele, che ha visto la partecipazione delle autorità locali, tra cui il sindaco Luca Torella e il presidente del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, Lorenzo Serlenga, il quale ha pronunciato un intervento emotivo e sentito, ricordando l’importanza di mantenere viva la memoria storica per le future generazioni.
Il giorno successivo, sabato 26 aprile, si è svolta la cerimonia congiunta con l'Amministrazione di Caselle al cippo che ricorda i Caduti dell'ultima battaglia della Seconda Guerra Mondiale, avvenuta il 26 aprile 1945.
Questo momento ha avuto un forte valore simbolico, poiché ha segnato la fine di un conflitto che ha cambiato per sempre il destino dell'Europa e del mondo intero. La collaborazione tra i due comuni, uniti nel ricordo di quella data storica, ha sottolineato la solidarietà e la condivisione dei valori che legano le comunità locali.
Uno degli interventi più significativi è stato quello di Alice Tangari, la neo presidente della sezione ANPI di Leini, che ha ripreso le parole di Piero Calamandrei, uno dei più importanti intellettuali e politologi italiani del Novecento.
Calamandrei, nel suo celebre discorso del 1955, aveva parlato dell'importanza di ricordare la Resistenza come una lezione che deve accompagnarci quotidianamente. Le sue parole, citate da Tangari, hanno colpito nel profondo l’uditorio. Un richiamo forte e incisivo, che ha invitato i presenti a non dimenticare mai il sacrificio di chi ha lottato per la libertà, ma anche a fare tesoro di quella memoria nella vita di tutti i giorni.
Il sindaco Luca Torella ha preso la parola toccando numerosi temi legati alla storia recente e al significato profondo della celebrazione del 25 Aprile.
Ha sottolineato il valore universale della pace, citando Papa Francesco come esempio di grande uomo di pace: "Un grande uomo di pace di cui, oggi più che mai, il mondo ha un gran bisogno".
Torella ha ricordato don Pietro Re, il parroco di Leini negli anni della guerra, che si è speso per la liberazione di molti giovani sequestrati dalle truppe tedesche, intervenendo anche presso il comando della Folgore per permettere a un ragazzo, Carlo Anglesio, di tornare a casa, dopo essere stato sorpreso con delle armi dai fascisti.
Il Sindaco ha poi dedicato un momento importante alle donne che hanno partecipato alla Resistenza, ricordando come queste figure siano state determinanti per il successo del movimento partigiano.
"Le donne sono state fondamentali nella Resistenza italiana, collegando le brigate tra loro e con il comando centrale, trasmettendo informazioni, ordini e supportando i partigiani, anche in modo non diretto, portando cibo, armi, vestiti", ha affermato Torella.
Il 25 Aprile 2025 segna un traguardo importante: 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e dalla liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Il sindaco ha concluso il suo intervento con una riflessione profonda sul valore di quel sacrificio: "Sono passati 80 anni. 80 anni di Storia. Una Storia che non invecchia mai. Perché se oggi siamo donne e uomini liberi, lo dobbiamo a quelle donne e a quegli uomini che hanno combattuto per ognuno di noi, anche sacrificando la propria vita".
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