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Tecnologia, filiera e visione: un ecosistema italiano conquista il Michigan

Incontri con Stellantis, Ford, Toyota, General Motors e Rivian per rafforzare la collaborazione tra imprese italiane e industria automobilistica americana

Tecnologia, filiera e visione

Tecnologia, filiera e visione: un ecosistema italiano conquista il Michigan

Una missione di sistema, una visione industriale condivisa e relazioni che puntano a durare. La trasferta piemontese in Michigan – cuore pulsante dell’automotive americano – ha preso forma all’interno della business convention VTM Michigan, raccogliendo incontri di alto livello con i principali attori del settore: da Stellantis a General Motors, da Ford a Toyota, fino a Rivian, emergente protagonista dei veicoli elettrici.

La delegazione – guidata dall’assessore alle attività produttive Andrea Tronzano e dalla vicesindaca di Torino Michela Favaro, e coordinata da Ceipiemonte – ha rappresentato un ecosistema territoriale integrato: imprese, università, centri di ricerca, associazioni industriali e istituzioni pubbliche. In un momento di incertezza globale, l’obiettivo è chiaro: consolidare il ruolo del Piemonte come partner industriale affidabile e innovativo per gli Stati Uniti, primo investitore e partner commerciale extraeuropeo della regione.

I primi incontri si sono svolti a Pontiac, nella contea di Oakland, con un briefing istituzionale con la console generale d’Italia a Detroit Allegra Baistrocchi, seguito da un confronto con Carlo Materazzo, vicepresidente manufacturing di Rivian. Con l’azienda americana, specializzata in veicoli elettrici, è stato avviato un percorso verso una possibile missione conoscitiva a Torino, per esplorare la filiera piemontese.

A seguire, un momento di networking ad alto livello con rappresentanti di Stellantis, Webasto US, Comerica Bank, Eaton, Wedoo US, e Detroit Regional Partnerships. Incontri che hanno confermato l’interesse concreto verso le competenze piemontesi in meccatronica, sviluppo software, innovazione e transizione ecologica.

Durante la convention VTM, il Piemonte ha presentato il suo “Automotive Ecosystem”: un modello territoriale che combina produzione, innovazione e formazione. Con oltre 1,1 miliardi di export verso il Michigan nel 2024, di cui 550 milioni direttamente dalla regione, il Piemonte si è candidato come hub europeo di riferimento per la componentistica, in un contesto in cui gli Stati Uniti registrano un deficit di oltre 93 miliardi di dollari nel settore.

A rafforzare la missione anche l’incontro con il Michigan Economic Development Corporation, MEMA (associazione fornitori automotive USA), e MichAuto, oltre a una visita strategica al Warren Technical Center di General Motors, dove è stato discusso l’allargamento della supply chain piemontese ai modelli prodotti negli impianti americani.

La giornata conclusiva della missione – giovedì 24 aprile – ha visto nuovi incontri con Toyota North America, Ford, Mullen Automotive e Mayco International, con un focus specifico sull’apertura di opportunità occupazionali e industriali bilaterali. Un modo per valorizzare la Vehicle Valley piemontese e presentarla come rete avanzata capace di progettare, prototipare e produrre lungo tutta la catena del valore.

“Il Piemonte è stato raccontato per quello che è: un territorio industriale, concreto, competitivo, pronto a collaborare”, ha dichiarato Andrea Tronzano, mentre Michela Favaro ha sottolineato “la capacità del nostro territorio di evolversi dalla tradizione industriale all’innovazione sostenibile”.

Accanto a loro, università e politecnico hanno rafforzato il ponte tra formazione e industria: “Torino e Detroit hanno molto da dirsi”, ha spiegato Stefano Geuna, rettore dell’Università, mentre Gianmario Pellegrino del Politecnico ha definito l’incontro “strategico per la competitività della mobilità sostenibile”.

“Una missione che dimostra la resilienza e la visione del nostro sistema manifatturiero”, ha affermato Pierpaolo Antonioli (Dumarey Automotive), mentre Fabrizio Cellino (API Torino) e Roberto Cotterchio (Confapi) hanno rimarcato il valore di azioni coordinate tra imprese e istituzioni per “rispondere attivamente alla crisi e cercare nuovi mercati”.

“Dagli incontri è emersa una forte attenzione alla filiera italiana,” ha detto Gianmarco Giorda (ANFIA). “Con il modello local-to-local possiamo attirare investimenti ed entrare stabilmente nei cicli produttivi americani.”

Una prospettiva condivisa anche da Nicola Scarlatelli (CNA Torino) e Monica Mailander (Vehicle Valley), per cui “questa missione è solo l’inizio di una relazione da rafforzare nel tempo”.

Chiude il bilancio Stefano Nigro, direttore generale di Ceipiemonte: “Il dialogo è stato autentico, le affinità industriali sorprendenti. Da qui nascono relazioni solide, e anche il nostro VTM – che tornerà a Torino nel 2026 – potrà beneficiarne.”

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