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24 Aprile 2025 - 15:37
Stellantis batte tutti. Ha una batteria che si ricarica in 18 minuti
È un passo che potrebbe segnare l'inizio di una nuova era per la mobilità elettrica. Stellantis e Factorial Energy hanno convalidato con successo celle a batterie allo stato solido capaci di prestazioni finora mai viste su scala industriale. La notizia arriva direttamente dal quartier generale di Stellantis, dove è stata resa pubblica la collaborazione tecnica che ha portato allo sviluppo di celle dalla densità energetica specifica di 375 Wh/kg, un dato che supera nettamente quello delle attuali batterie agli ioni di litio utilizzate nella quasi totalità delle auto elettriche in circolazione. Ma il dato che ha fatto più scalpore tra esperti, investitori e osservatori del settore è un altro: queste batterie sono in grado di ricaricarsi dal 15% al 90% in appena 18 minuti, senza bisogno di impianti di raffreddamento complessi o temperature controllate.
Non si tratta di un semplice annuncio da laboratorio, ma del risultato concreto di test condotti a temperatura ambiente, con celle operative in un intervallo che va da -30 a +45 gradi centigradi, e una capacità di scarica ad alta potenza fino a 4C, il che significa che possono fornire energia in quantità elevate anche in scenari di uso intenso, come la guida sportiva o l’impiego in condizioni climatiche estreme. In un mondo dove la transizione energetica si scontra ancora con i limiti tecnologici della mobilità elettrica, questa convalida rappresenta una pietra miliare. La combinazione di velocità di ricarica, elevata densità energetica, robustezza termica e sicurezza migliorata proietta questa tecnologia fuori dai laboratori universitari per farla entrare, finalmente, nei listini delle case automobilistiche.
Secondo quanto dichiarato da Ned Curic, Chief Technology Officer di Stellantis, “il raggiungimento di questo risultato testimonia l'importanza della nostra collaborazione con Factorial. Nonostante questo traguardo ci ponga all'avanguardia nella rivoluzione delle batterie allo stato solido, non abbiamo intenzione di fermarci. Continueremo a lavorare insieme per migliorare ulteriormente e fornire soluzioni ancora più avanzate, avvicinandoci a batterie più leggere ed efficienti che riducano i costi per i nostri clienti”. È un messaggio chiaro che guarda al futuro con una strategia già ben delineata. L’obiettivo dichiarato è quello di integrare le batterie di Factorial in una flotta dimostrativa Stellantis entro il 2026, aprendo la strada alla produzione su larga scala e all’introduzione nei veicoli di serie.
A confermare la portata del risultato è anche Siyu Huang, CEO di Factorial Energy, che ha sottolineato come “lo sviluppo delle batterie è una questione di equilibrio. Anche se l'ottimizzazione di una singola caratteristica è semplice, il vero progresso arriva quando si riesce a bilanciare alta densità energetica, lunga durata del ciclo, sicurezza e ricarica rapida. Questo risultato ottenuto con Stellantis spinge la tecnologia delle batterie di prossima generazione dalla ricerca all’utilizzo reale”. Parole che lasciano intravedere un'accelerazione verso una fase che fino a pochi anni fa sembrava ancora utopistica.
La collaborazione tra Stellantis e Factorial non è nata ieri. Già nel 2021, il gruppo automobilistico ha deciso di investire 75 milioni di dollari nella startup americana con sede in Massachusetts, credendo fortemente nel potenziale delle loro celle a stato solido. Una mossa che, alla luce dei risultati attuali, appare quanto mai lungimirante. Mentre altre case automobilistiche, da Toyota a Volkswagen, stanno conducendo test interni e annunciando prototipi, Stellantis e Factorial sembrano aver centrato il bersaglio con una tecnologia già pronta per il passaggio dal prototipo alla produzione.
Nel contesto della corsa globale per la supremazia nella mobilità elettrica, avere accesso a una tecnologia di questo livello rappresenta un vantaggio strategico. Il mercato delle batterie a stato solido è destinato a crescere in modo esponenziale nei prossimi anni, con previsioni che parlano di un valore potenziale di oltre 100 miliardi di dollari entro il 2035. Per Stellantis, che riunisce sotto lo stesso tetto marchi come Peugeot, Citroën, Fiat, Opel, Jeep, Alfa Romeo, Lancia e Maserati, essere tra i primi a mettere su strada una flotta dimostrativa basata su questa tecnologia significa posizionarsi come leader di una transizione che finora ha dovuto fare i conti con i limiti delle batterie attuali: lunghi tempi di ricarica, peso elevato, costi alti e preoccupazioni legate alla sicurezza.
Le batterie allo stato solido, in particolare quelle sviluppate da Factorial, promettono di rispondere a tutte queste sfide. E mentre il mondo guarda a una transizione energetica sempre più urgente, l’alleanza tra Stellantis e Factorial Energy potrebbe rappresentare il catalizzatore decisivo per portare sul mercato una nuova generazione di veicoli elettrici più leggeri, più sicuri, più rapidi da ricaricare e capaci di offrire autonomie maggiori. La mobilità del futuro è sempre più vicina. E si ricarica in 18 minuti.
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