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Cronaca

Malore del comandante durante l’atterraggio di un volo da Dublino: caos nello scalo

Martedì 22 aprile, un comandante ha accusato un malore durante l’atterraggio a Orio al Serio. Soccorso sulla pista, traffico aereo bloccato: dieci voli dirottati, tredici in ritardo. Emergenza gestita con successo dalle squadre aeroportuali

Malore del comandante

Malore del comandante durante l’atterraggio di un volo da Dublino: caos nello scalo

Sembrava una normale serata di routine per lo scalo di Orio al Serio, alle porte di Bergamo, quando all’improvviso, martedì 22 aprile poco dopo le 20:20, si è attivato un protocollo di emergenza che ha bloccato l’unica pista operativa e mandato in tilt l’intero traffico aereo. A bordo di un volo di linea proveniente da Dublino, il comandante ha accusato un malore improvviso durante le fasi finali dell’atterraggio, costringendo le autorità aeroportuali ad agire con tempestività e precisione chirurgica.

Il pilota è stato soccorso direttamente sulla pista dal personale sanitario del 118, con il supporto dei vigili del fuoco presenti in aeroporto. Una scena ad alta tensione, gestita con prontezza ma che ha inevitabilmente causato lo stop temporaneo delle operazioni di volo, in un momento di traffico intenso.

La chiusura della pista ha generato ripercussioni immediate: dieci voli in arrivo – principalmente delle compagnie Ryanair e Wizz Air – sono stati dirottati su scali alternativi, tra cui Milano Malpensa e Verona, mentre tredici partenze hanno registrato ritardi significativi, coinvolgendo centinaia di passeggeri. Le sale d’attesa dello scalo sono diventate in poche ore il crocevia di comunicazioni incerte, prenotazioni saltate e collegamenti interrotti. La normalizzazione del traffico è iniziata solo nella prima mattina di mercoledì 23 aprile, con il decollo regolare dei voli per Tirana e Valencia alle 5:45, seguiti da quelli per Marrakech, Bari e altre destinazioni.

Caos in volo

Se la serata è stata segnata dal caos operativo, l’intervento delle squadre d’emergenza ha dimostrato ancora una volta l’importanza di protocolli ben rodati. In pochi minuti, i team sanitari, tecnici aeroportuali, vigili del fuoco e forze dell’ordine hanno coordinato un’operazione complessa con professionalità e rapidità, limitando i danni e garantendo la sicurezza di tutti i passeggeri.

L’episodio riporta sotto i riflettori la complessità delle operazioni aeroportuali, dove anche un singolo evento critico può produrre una cascata di conseguenze. L’emergenza di Orio al Serio è un monito concreto: dietro ogni atterraggio apparentemente semplice, si nasconde un ecosistema di regole, ruoli e riflessi pronti ad attivarsi al minimo segnale.

Resta, per ora, il riserbo sulle condizioni di salute del comandante, trasferito immediatamente in ospedale per accertamenti. Non è solo un dato medico: la sua figura, in cabina di pilotaggio, è la garanzia stessa della sicurezza in volo. Eventi come questo pongono interrogativi legittimi sul monitoraggio sanitario degli equipaggi, sulle condizioni psicofisiche richieste e sulle strategie di prevenzione del rischio umano.

Quel volo da Dublino non è atterrato solo su una pista, ma in una storia che evidenzia quanto fragile possa essere l’equilibrio operativo di un aeroporto, e quanto fondamentale sia la prontezza e la sinergia dei professionisti coinvolti.

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