AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
22 Aprile 2025 - 13:11
Carburanti in picchiata: benzina e gasolio ai minimi storici, ma dietro il calo si nasconde il fantasma della recessione
Per la prima volta dopo anni di rincari e picchi speculativi, i distributori italiani segnano cifre da record... al ribasso. La benzina self service è scesa a 1,718 euro al litro, il minimo dal 12 ottobre 2021. Il gasolio a 1,613 euro, non si vedeva così basso dal gennaio 2022. Prezzi che evocano un’era pre-pandemica, se si esclude l’intermezzo tra settembre e dicembre 2022, quando lo sconto sulle accise aveva regalato un sollievo temporaneo ai portafogli degli automobilisti.
I dati, comunicati dai gestori all’Osservatorio Prezzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, parlano chiaro. Anche i carburanti serviti sono in calo: benzina a 1,861 euro, diesel a 1,757 euro, GPL servito a 0,733 euro/litro, metano a 1,488 euro/kg. E se ci si avventura in autostrada, la tendenza non cambia: benzina self a 1,817 euro, diesel a 1,723, servito rispettivamente a 2,085 e 1,995 euro. Il GPL sale leggermente a 0,857 euro, il metano a 1,530 e il GNL si mantiene stabile a 1,474.
Ma cosa sta accadendo davvero dietro le quinte di questa apparente buona notizia? Le recenti festività pasquali hanno sospeso le quotazioni internazionali del greggio, generando un effetto-rimbalzo. In altre parole, il mercato ha “respirato”, ma si tratta di una pausa, non di un’inversione di tendenza stabile. E se da un lato gli automobilisti festeggiano alla pompa, dall’altro gli economisti osservano il fenomeno con preoccupazione.
Benzina in calo
Prezzi troppo bassi, in economia, non sono sempre un segnale positivo. Spesso indicano una domanda in calo, cioè meno trasporti, meno produzione, meno consumo. In una parola: rallentamento. Se il petrolio vale meno, è perché nessuno lo chiede. E se nessuno lo chiede, è perché l’economia globale rallenta, o peggio, si sta preparando a una nuova fase di crisi.
Le conseguenze si riflettono in ogni angolo della catena produttiva: trasporti più economici oggi possono alleggerire i costi per le imprese, ma un sistema produttivo rallentato cancella ogni vantaggio. Il calo dei carburanti, quindi, potrebbe essere una tregua breve e ambigua, una discesa che non promette salite, ma piuttosto frenate brusche.
In questo quadro instabile, l’unica certezza è che l’oscillazione dei mercati energetici resta uno dei termometri più sensibili del sistema globale. E proprio per questo, mentre il consumatore riempie il serbatoio con qualche euro in meno, governi, banche centrali e analisti scrutano il barile con il fiato sospeso. Perché se oggi costa poco, domani potrebbe costarci caro.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.