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21 Aprile 2025 - 01:00
Frane, paure e speranze: la collina di Chivasso lotta contro l’acqua che non c’è
Da giovedì 17 aprile a domenica 20 aprile, giorno di Pasqua, la maggior parte dei cittadini ha vissuto senz’acqua a causa delle frane che hanno devastato il territorio. E chissà fino a quando dovrà convivere con questa situazione.
L'emergenza maltempo non accenna a finire sulla collina chivassese. Insieme a Lauriano, Monteu da Po, Cavagnolo e Brusasco, anche San Sebastiano da Po è in ginocchio.
“Siamo al termine del quarto giorno di convivenza con l’Alluvione 2025, la più violenta a memoria d’uomo che abbia colpito il nostro paese”, ha scritto il sindaco Giuseppe Bava in una lunga lettera pubblicata sui social del Comune. “Al momento siamo in attesa delle verifiche da parte dei Funzionari Regionali che, in base alle disponibilità finanziarie messe a disposizione dalla Regione e dal Governo, permetteranno la ricostruzione totale o parziale delle opere andate danneggiate”.
Nel frattempo, si continua a vivere alla giornata, tra paure e attese. I volontari hanno lavorato senza sosta per liberare le strade e portare soccorso agli abitanti. “Ora tutti gli abitanti sono raggiungibili almeno a piedi. Grazie all’ausilio degli elicotteristi dei Vigili del Fuoco sono stati messi in salvo i cittadini raggiungibili solo via cielo”, prosegue Bava.
Ma l’acqua, quella potabile, resta un miraggio. “La linea di distribuzione dell’acquedotto risulta interrotta a causa frana tra Bricco Verde e Bricco Dolce e il danno risulta essere di complessa risoluzione. Gli operatori SMAT sono intervenuti con solerzia e velocità, ma la frana è ancora in movimento creando difficoltà e problemi di sicurezza”.
“Si tenterà di creare un allaccio provvisorio che permetta di collegarsi a Casalborgone, per poi pompare l’acqua fino a San Sebastiano”. Ma senza certezze: “Escludendo ulteriori rotture lungo la nostra linea comunale, si prevede la riattivazione del servizio non prima di questa settimana”.
Nel frattempo, si sopravvive con le autobotti, i bocconi di acqua distribuiti in piazza Pertini, e tanta, tantissima pazienza. “Mi preme ringraziare per la collaborazione i tantissimi volontari che con pala, escavatori e mezzi propri hanno contribuito ad aiutare la nostra comunità in questo duro momento”, ha scritto ancora il Sindaco, che non ha mancato di ringraziare anche le istituzioni: “Un sentito ringraziamento a tutti i Dipendenti Comunali, i Dirigenti e i volontari delle Associazioni locali, le Forze dell’ordine, i dipendenti Enel, Smat, Città metropolitana, gli Assessori e i consiglieri comunali, il Presidente della Regione Alberto Cirio, l’Assessore Tronzano, l’assessore Gabusi, la Consigliera Regionale Pentenero, i consiglieri città metropolitana Clara Marta e Andrea Gavazza”.
Ma l’allerta non è finita. E intanto, il pensiero va anche alla Pasqua. Una festa in silenzio, nel fango, senz’acqua. “Per quanto possibile, vista la situazione che stiamo vivendo, vi porgo i miei più sentiti auguri di Buona Pasqua”, ha concluso il sindaco Bava.
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