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Canavese, la sanità rinasce: firmato l’accordo per riaprire l’ex RSA chiusa da tre anni

L’edificio di via Ospedale 34 tornerà a ospitare 40 posti letto, con possibilità di ampliamento. Previsti anche un centro per medici di famiglia e una struttura per l’assistenza post-ricovero. Una svolta per il territorio

Pont Canavese: un nuovo inizio per l'ex casa di riposo, tra sanità e comunità

Pont Canavese: un nuovo inizio per l'ex casa di riposo, tra sanità e comunità

Dopo oltre tre anni di chiusura, l’ex RSA di via Ospedale 34 si prepara a riaprire le sue porte grazie a un accordo di programma firmato tra il Comune di Pont Canavese e l’Asl TO4. Un’intesa che segna una svolta concreta per l’intera comunità locale, da tempo orfana di un presidio sanitario essenziale.

Il sindaco Paolo Coppo e il direttore generale dell’Asl TO4, Luigi Vercellino, hanno sottoscritto un piano di rilancio che prevede il ripristino dei 40 posti letto accreditati, con la possibilità di estendere la capacità fino a 60 posti, previa valutazione della idoneità degli spazi da parte della commissione di vigilanza.

Secondo quanto dichiarato dalle due istituzioni, l’interesse reciproco è quello di garantire un’offerta sanitaria adeguata, improntata a legalità, efficienza e sostenibilità. L’intesa rappresenta il primo passo verso la riattivazione della struttura, che potrà tornare a essere un punto di riferimento per la cura degli anziani e non solo.

L’ambizione del progetto va oltre la semplice riapertura della RSA. L’accordo prevede infatti anche l’affitto di una porzione dell’edificio all’Asl, che vi insedierà una sede dell’Aggregazione Funzionale Territoriale (AFT): un centro destinato a riunire i medici di medicina generale e i servizi di continuità assistenziale, in linea con il nuovo modello di sanità territoriale promosso a livello nazionale.

Inoltre, è allo studio l’attivazione di un nucleo CAVS (Continuità Assistenziale a Valenza Sanitaria), una struttura ponte pensata per pazienti dimessi dagli ospedali ma ancora non autonomi, che necessitano di un’assistenza temporanea prima del rientro a casa.

Accordo raggiunto tra comune e ASL

Il sindaco Coppo ha fatto sapere che la riapertura dell’RSA era un obiettivo condiviso da tutte le forze politiche locali, e che in dieci mesi di mandato l’amministrazione ha lavorato con determinazione per raggiungerlo. Ha aggiunto che il prossimo passo sarà l’emissione di un bando pubblico, finalizzato a riportare in paese non solo i servizi sanitari, ma anche posti di lavoro qualificati, che per decenni hanno rappresentato un punto fermo per l’economia e la coesione sociale del territorio.

Vercellino ha confermato l’impegno dell’Asl, sottolineando come il progetto sia stato costruito sulla base di una volontà condivisa di rilanciare la sanità in chiave territoriale, valorizzando l’efficienza e la prossimità dell’assistenza.

L’iniziativa arriva in un momento in cui le aree interne e montane del Piemonte soffrono una progressiva riduzione dei servizi essenziali. Per Pont Canavese, la riattivazione dell’ex RSA rappresenta una risposta concreta a questa tendenza, riaffermando il diritto alla cura anche per chi vive lontano dai grandi centri.

Ora si attende l’approvazione ufficiale da parte della commissione di vigilanza. Nel frattempo, il Comune e l’Asl stanno lavorando alla definizione operativa del bando e all’attivazione delle nuove funzioni previste. Con questo progetto, Pont Canavese non solo recupera un edificio simbolico, ma riscopre la propria centralità nella rete sanitaria canavesana, offrendo servizi moderni e integrati in un contesto di prossimità e cura del territorio.

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