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“Travolti dall’acqua, scossi nel cuore”: il dolore del Vescovo per l’alluvione a Monteu da Po

Dopo la morte di un anziano durante l’ondata di piena, monsignor Sacchi invia un messaggio di cordoglio e denuncia: “La forza degli elementi ci mostra tutta la nostra fragilità”

Travolti dall’acqua

“Travolti dall’acqua, scossi nel cuore”: il dolore del Vescovo per l’alluvione a Monteu da Po

La piena del fiume ha travolto le case e la vita di un’intera comunità. A Monteu da Po, nel Torinese, un anziano ha perso la vita, travolto da un’ondata d’acqua improvvisa e devastante. Un dramma che ha lasciato segni profondi non solo nel paese colpito, ma anche nei territori vicini, costretti all’evacuazione. In particolare a Terranova, frazione di Casale Monferrato, diverse famiglie hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni per motivi di sicurezza.

La notizia, diffusa ieri, ha spinto monsignor Gianni Sacchi, vescovo della diocesi di Casale, a rivolgere un messaggio pubblico di vicinanza alla popolazione colpita. “Mi addolora profondamente – scrive – la morte di quest’anziano. Questi eventi estremi ci rendono ancora più fragili di fronte alla incontenibile forza degli elementi”. Parole che non si fermano al dolore ma puntano il dito anche verso una responsabilità collettiva: i cambiamenti climatici.

Monsignor Gianni Sacchi

Il vescovo ha contattato direttamente don Armand, parroco del paese, dopo aver visto il video della piena che ha sommerso Monteu. “Un pensiero anche per gli abitanti che hanno vissuto momenti di paura e tensione – ha aggiunto –. La mia preghiera è per la famiglia della vittima, che ha visto strappare un proprio caro in modo così ingiusto e improvviso”.

L’alluvione che ha colpito il Piemonte orientale è solo l’ultima di una serie di emergenze meteo sempre più ravvicinate e violente. In poche ore, interi paesi si sono trasformati in corsi d’acqua, mentre le autorità si sono attivate per gestire l’imprevedibilità di una natura ormai alterata. A Terranova, le evacuazioni sono state precauzionali, ma il senso di instabilità e paura resta palpabile.

“Che la Pasqua porti un segno forte di Speranza”, conclude Sacchi. Ma la speranza, da sola, non basta più. Le comunità si trovano a fronteggiare eventi eccezionali con strumenti ordinari, spesso insufficienti. E mentre si piange una vita spezzata dall’acqua, il messaggio che sale da Monteu è chiaro: serve attenzione, prevenzione e un nuovo patto tra uomo e ambiente, prima che il fiume si prenda anche il futuro.

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