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Nuova guida dell'Accademia Albertina: chi è Giovanni Quaglia?

Dopo sei anni sotto la direzione di Paola Gribaudo, il testimone passa a una figura di esperienza e prestigio: il ministro Bernini conferma la nomina e Torino guarda al futuro dell’arte con rinnovata fiducia

Giovanni Quaglia

Giovanni Quaglia alla guida dell'Accademia Albertina: una nuova era per l'arte a Torino

Un nome noto, una carriera solida, una passione radicata per la cultura. Giovanni Quaglia è il nuovo presidente dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, una delle istituzioni più antiche e prestigiose d’Italia nel campo dell’arte e della formazione. La sua nomina ufficiale è stata annunciata il 17 aprile 2025 dalla ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, a seguito di una selezione accurata svolta dal Consiglio Accademico dell’istituto.

Quaglia prende il posto di Paola Gribaudo, che ha guidato l’Accademia con dedizione e slancio progettuale dal 2019 al 2025, portandola a vivere una stagione di grande apertura, internazionalizzazione e rilancio culturale. Il suo doppio mandato ha segnato un’epoca di fermento, in cui l’Albertina è tornata al centro del dibattito artistico cittadino, anche grazie alla riqualificazione degli spazi e al dialogo continuo con la contemporaneità.

Il passaggio di testimone tra Gribaudo e Quaglia non è solo un atto formale, ma un momento di svolta per l’intero sistema culturale torinese. Conosciuto per il suo lungo impegno nel settore pubblico, già presidente della Fondazione CRT, Giovanni Quaglia porta con sé una visione istituzionale ampia, un forte radicamento territoriale e una comprovata sensibilità per l’arte e il sociale. La sua figura è stata accolta con favore da molti protagonisti del mondo accademico e museale, che vedono in lui un ponte tra tradizione e innovazione, tra memoria storica e progettualità contemporanea.

Accademia Albertina Belle Arti di Torino

Torino vive oggi un momento di rinascita culturale importante. I lavori di restauro e rilancio della Galleria d’Arte Moderna (GAM), le nuove grandi mostre ai Musei Reali e le iniziative promosse nei quartieri stanno ridefinendo il volto creativo della città. In questo contesto, l’Accademia Albertina è chiamata non solo a formare le nuove generazioni di artisti, ma anche a dialogare con la città e con il mondo, diventando un centro propulsore di idee e confronti.

Quaglia, nel suo primo messaggio informale, ha già fatto intendere che punterà su una gestione aperta, dinamica e partecipativa, favorendo la sinergia con gli altri poli culturali torinesi, dalle università ai musei, dai festival ai centri indipendenti. L’obiettivo è attrarre talenti, sviluppare ricerca artistica e favorire la sperimentazione, mantenendo però salde le radici storiche dell’istituzione.

L’arte, oggi più che mai, è uno strumento per leggere il mondo, creare connessioni, rigenerare luoghi e coscienze. L’Accademia Albertina, sotto la guida di Quaglia, ha tutte le carte in regola per diventare un laboratorio vivo di pensiero e creatività, capace di confrontarsi con le sfide globali senza perdere la sua anima torinese. Una sfida affascinante, che inizia ora.

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