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15 Aprile 2025 - 12:58
In Piemonte arriva la neve: attesi due metri, Torino non spegne i riscaldamenti
Il Piemonte si risveglia con un cielo grigio e un termometro che, in pieno aprile, si ostina a rimanere sotto la soglia dei 10 gradi. È una primavera dal sapore invernale quella che sta attraversando la regione, e a Torino, il Comune ha deciso di prorogare l’accensione dei riscaldamenti in deroga alle norme, sfruttando quanto previsto dal D.P.R. 74/2013 per far fronte a una perturbazione fuori stagione che si annuncia intensa e duratura.
“Alla luce della situazione meteorologica attesa almeno fino al 18 aprile, l’accensione dei riscaldamenti sarà consentita, in via straordinaria, fino a un massimo di 7 ore al giorno” spiegano da Palazzo Civico. L’obiettivo è semplice: evitare disagi alla popolazione, in particolare anziani, bambini e soggetti fragili, che più risentono del repentino calo delle temperature. La soglia massima resta fissata a 18 gradi per gli edifici industriali e 20 per tutti gli altri, ma il segnale è chiaro: il maltempo va preso sul serio.
A preoccupare è il peggioramento previsto nei prossimi giorni. Secondo il meteorologo Andrea Vuolo del TG3 Piemonte, l’ingresso di una vasta perturbazione sul Mediterraneo favorirà correnti meridionali cariche di umidità, che si scaricheranno con piogge torrenziali e nevicate abbondanti lungo i rilievi alpini. Si parla di accumuli fino a 300 mm di pioggia e 2-3 metri di neve fresca oltre i 2000/2300 metri, in particolare nelle zone del VCO, Valsesia, Valli di Lanzo e Valle dell’Orco. Ma i fiocchi potrebbero comparire anche più in basso, fino ai 1700 metri.
Piemonte, la primavera tarda ad arrivare
Per la popolazione, le implicazioni non sono da sottovalutare. Le autorità invitano a limitare gli spostamenti non necessari, soprattutto nelle aree montane e nelle zone soggette a frane e allagamenti. La Protezione Civile è in stato di preallerta, e nelle prossime ore potrebbero essere diramate indicazioni specifiche per i comuni più esposti.
La neve in aprile non è una novità assoluta per il Piemonte, ma la portata della perturbazione attesa è eccezionale. Mentre nelle vallate alpine ci si prepara a una nuova ondata di neve, in città si fa i conti con il freddo inatteso e la necessità di mantenere attivi gli impianti di riscaldamento oltre la scadenza prevista per legge. Una misura che, seppur temporanea, testimonia la delicatezza dell’equilibrio climatico e l’urgenza di adattarsi a fenomeni sempre più imprevedibili.
In attesa del ritorno del sole, il consiglio resta uno solo: tenere d’occhio il cielo, coprirsi bene e seguire con attenzione gli aggiornamenti ufficiali. La primavera, quest’anno, si fa attendere. E potrebbe arrivare con il calendario, ma non con il meteo.
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