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Un weekend tra fiordi, montagne e tradizione: il CAI di Chivasso non si ferma mai

Dal rame della Val Soana ai fiordi norvegesi: il CAI non si ferma

Un weekend tra fiordi, montagne e tradizione: il CAI di Chivasso non si ferma mai

Un weekend tra fiordi, montagne e tradizione: il CAI di Chivasso non si ferma mai

Un fine settimana, mille storie. Quelle del Club Alpino Italiano di Chivasso, che nei giorni scorsi si è diviso tra escursioni, didattica e cultura, dimostrando ancora una volta cosa significa essere un'associazione viva, radicata e proiettata in avanti. Venerdì mattina, in collaborazione con l’UNI3, si è svolta un’interessante uscita a Ronco Canavese, in Val Soana. I partecipanti, accompagnati dalla guida del Parco Nazionale del Gran Paradiso, Donatella Steffenina, hanno visitato la storica fucina del rame in borgata Castellaro, una vera chicca incastonata lungo il torrente Soana, datata 1675. Dopo il pranzo alla Locanda della Luna, il gruppo ha fatto tappa al Museo Etnografico degli Antichi Mestieri di Pont Canavese, dove il passato prende voce tra oggetti, attrezzi e memorie di un tempo che non va dimenticato.

Sempre venerdì sera, nella sede del Club in via del Castello, si è tenuta una serata intensa e affascinante: protagonista il geologo Piercarlo Bocca con i suoi appunti di viaggio nella Rift Valley africana, alla scoperta del fiume Omo e delle sue etnie. Immagini potenti, racconti emozionanti. A introdurre l’incontro, inserito nella rassegna "Quattro chiacchiere con...", Carla Monti, voce autorevole del gruppo che cura la biblioteca e l’archivio storico sezionale. Non solo ha presentato l’ospite, ma ha anche annunciato i prossimi due appuntamenti in sede: Ornella Grazio il 9 maggio e Marco Volpatto il 23.

Sabato sera, occhi puntati sul cielo – o almeno si sperava – per l’escursione notturna sul Sentiero Berruti, ormai un classico dell’oltrepo chivassese. Anche se la luna si è fatta desiderare dietro le nuvole, i partecipanti hanno apprezzato la suggestione della camminata crepuscolare, culminata con una sosta rigenerante organizzata da Ida Argenta e Antonella Cena: tè, caffè e biscotti serviti col sorriso. Perché anche i piccoli gesti fanno la differenza.

Ma non finisce qui. Sempre sabato, la Scuola Intersezionale CICLOALP, diretta dal chivassese Alfonso Mucciante, ha proposto una nuova uscita del corso di ciclo-escursionismo in Mountain Bike sulla Serra morenica di Ivrea, dimostrando come la passione per la montagna possa correre anche su due ruote. Intanto, si avvia alla conclusione anche il corso di scialpinismo della scuola Piersandro Muzio, che quest’anno – per festeggiare il cinquantesimo anniversario dall’inizio dell’attività didattica – ha portato gli allievi fin sulle montagne della Norvegia, con la possibilità rara e mozzafiato di partire sci ai piedi direttamente dai fiordi. Uno scenario che vale da solo un manuale di emozioni.

Tant’è che la forza dell’ultracentenaria Sezione chivassese del CAI, oggi guidata dal Presidente Giovanni Piretto, sta proprio qui: nel saper tenere insieme generazioni, passioni, territori e orizzonti lontani. Senza mai perdere la voglia di camminare, pedalare e sognare.

Carla Monti e Piercarlo Bocca

L'Unitre davanti alla fucina del rame

Il folto gruppo di San Genesio

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