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11 Aprile 2025 - 16:33
Città della Salute, primo vertice con Schael: «Ora serve una svolta operativa e culturale»
Un nuovo inizio per la Città della Salute e della Scienza di Torino, tra sfide ambiziose, numeri da recuperare e un’alleanza tra istituzioni chiamata a farsi concreta. Nella mattinata dell’11 aprile si è tenuto il primo Collegio di Direzione sotto la guida del Commissario Thomas Schael, affiancato per la prima volta dai nuovi Direttori Giampaolo Grippa (amministrativo) e Flavia Pirola (sanitario), alla presenza dell’Assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi e del Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna.
Al centro della riunione, il rilancio dell’azienda ospedaliera universitaria torinese, a partire da un dato simbolico: la perdita di tre posizioni nella classifica World’s Best Hospitals 2025 stilata da Newsweek–Statista. «La Città della Salute deve diventare un Dea di terzo livello che guardi alle migliori strutture europee» ha dichiarato Schael. L’obiettivo: invertire il trend negativo, valorizzare le eccellenze esistenti e puntare su qualità, appropriatezza, sicurezza e percezione dei pazienti. Il tutto, con un occhio ai numeri di bilancio, che parlano di un disavanzo da 200 milioni di euro l’anno.
La sfida è chiara: costruire un programma operativo sostenibile che comprenda azioni di razionalizzazione, riqualificazione dell’offerta e revisione del fabbisogno di personale. Ma, come ha sottolineato il Commissario, il vero motore del cambiamento sarà la capacità produttiva, anche attraverso l’incremento della mobilità attiva e l’integrazione ospedale-territorio, in sinergia con l’Asl Città di Torino.
Tra i temi più delicati, le liste d’attesa, sulle quali la nuova Direzione ha deciso di intervenire in modo strutturale. È stata infatti creata una Struttura Complessa in staff alla Direzione dedicata esclusivamente alla loro gestione, con competenze estese anche all’ALPI (Attività Libero Professionale Intramuraria). A guidarla sarà la dottoressa Gitana Scozzari, nominata Responsabile Unico Aziendale (RUA) per il governo delle liste. La nuova unità opererà in stretta collaborazione con la Direzione sanitaria, con l’obiettivo di garantire appropriatezza, efficienza e tempi certi di erogazione delle prestazioni, sia ambulatoriali che ospedaliere.
Chiaro e diretto il commento dell’assessore Federico Riboldi, che ha richiamato tutti – se stesso incluso – alla responsabilità: «Tutti siamo in prova. Dobbiamo costruire un percorso che riporti empatia, fiducia e capacità di squadra tra chi opera in questa struttura. La Città della Salute deve diventare un polo sanitario di livello europeo, anche in vista della realizzazione della nuova sede, che rappresenta un investimento strategico da oltre 600 milioni di euro».
Non meno forte il messaggio del rettore Stefano Geuna, che ha rimarcato il ruolo dell’Università nel mantenere alti gli standard assistenziali e scientifici della struttura: «I nostri professionisti hanno sempre mostrato apertura e disponibilità. In questo nuovo assetto potrà riemergere con forza il rapporto di fiducia tra pazienti e personale, elemento indispensabile per ridurre le tensioni e sostenere chi lavora ogni giorno nella sanità pubblica».
Un cambio di passo che non può prescindere dal riconoscere e valorizzare il capitale umano e dall’attuare una governance moderna, trasparente, fondata su dati, collaborazione e rispetto. La strada è tracciata. Ora si tratta di percorrerla con determinazione.
Thomas Schael
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