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11 Aprile 2025 - 16:06
Torino Jazz Festival accende i club: note, parole e visioni in movimento
Il jazz torna a invadere i suoni della città: da martedì 15 aprile prende il via il Torino Jazz Festival 2025, con un ricco programma di anteprime nei club che anticipano i concerti principali in calendario dal 23 al 30 aprile. Ventisei appuntamenti in 15 giorni, distribuiti in 19 spazi musicali, con l’intento dichiarato di “liberare la musica” e radicare sempre più il festival nel tessuto urbano, sociale e culturale cittadino.
Sotto la direzione artistica di Stefano Zenni, la XIII edizione del TJF propone un’offerta musicale articolata e diffusa, che coinvolge attivamente i locali della scena jazz torinese: Bocciofila Vanchiglietta, COMALA, Magazzino sul Po, Folk Club, Blah Blah, OFF TOPIC, solo per citarne alcuni. Il progetto delle anteprime, infatti, nasce su proposta degli stessi club, in dialogo diretto con la direzione del festival: un’operazione che valorizza le energie locali e il loro radicamento nel territorio, proponendo produzioni originali, rilevanti anche dal punto di vista sociale.
Tra i protagonisti dei primi giorni di programmazione: la sassofonista cilena Melissa Aldana con il suo nuovo disco prodotto da Blue Note; il trio Bellavia/Chiappetta/Deidda con un omaggio elettrico a Tony Williams; la potenza funk-dance degli High Fade; il contrabbassista Pietro Paris con il progetto Folk Traffic e la jam poetica Marmellata. Giovedì 17 aprile sarà la volta di Maurizio Brunod, con un ensemble che celebra i suoi 30 anni di carriera e di Attilio Zanchi, che insieme a Massimo Colombo presenta un ritratto musicale dedicato a Charles Mingus. A chiudere l’anteprima, martedì 22 aprile, Enzo Zirilli e i suoi ZiroBop celebrano il doppio anniversario della formazione con un doppio set all’OFF TOPIC.
Ma il TJF 2025 è anche memoria, riflessione e parola. Il 22 aprile alle ore 18 al Circolo dei Lettori, verrà presentato il libro “Talking To Jazz. Voci dal Torino Jazz Festival”, edito da Voglino Editrice, a cura di Simone Garino. Il volume raccoglie interviste esclusive a grandi nomi del jazz internazionale passati dal TJF dal 2013 al 2015, da McCoy Tyner a Ron Carter, con testi firmati anche da Zenni, Furio Di Castri e Franco Bergoglio.
L’accesso ai concerti è gratuito con prenotazione obbligatoria. La biglietteria ufficiale è attiva presso Urban Lab in piazza Palazzo di Città e online sui siti del festival e Vivaticket. Per i bambini nati dal 2011, i biglietti dei concerti principali costano solo 1 euro.
Il Torino Jazz Festival si conferma così non solo come una delle rassegne più vivaci del panorama nazionale, ma anche come un progetto culturale capace di dialogare con la città, riscrivere spazi, stimolare comunità e raccontare il jazz come linguaggio vivo e in continua trasformazione.
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