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Da San Raffaele al palco di Sanremo con Achille Lauro

La storia di Gabriele Zeppegno e di quella chiamata inaspettata dalla Warner

Gabriele Zeppegno sul palco del teatro Ariston con Achille Lauro

Da San Raffaele Cimena al palco dell’Ariston: il sassofonista Gabriele Zeppegno, in arte Gabry Sax, ha scritto un nuovo capitolo della sua carriera musicale accanto ad Achille Lauro. Il brano Incoscienti Giovani, presentato al Festival di Sanremo, si è arricchito di un tocco di classe grazie al suo assolo di sax, un’idea nata in corsa che ha reso la performance ancora più intensa e sofisticata.

"Mi ha chiamato la Warner Music e pensavo fosse uno scherzo" racconta Zeppegno. L’idea di un sassofonista solista non era inizialmente prevista nella performance di Achille Lauro, ma dopo la prima prova all’Ariston è arrivata la svolta. Giovedì 30 gennaio, la chiamata decisiva: serviva un sax per il brano di Lauro e il nome scelto è stato quello di Zeppegno. "Mi hanno detto di andare subito al Teatro, così sono sceso a piedi e mi sono ritrovato direttamente alle prove."

Un incontro decisivo con Lauro, che avviene in maniera quasi casuale: "Lui parlava con lo staff, io ho iniziato a scaldarmi. Solo dopo aver suonato mi sono presentato." Un impatto immediato, un’intesa musicale istantanea: "Mi ha guardato in modo compiaciuto, senza dire nulla."

Grande l'emozione di trovarsi a suonare sul palco del teatro Arston. "Martedì, durante la prima serata del festival ero teso, sapevo di essere davanti a 12 milioni di telespettatori, ma ieri sera l’ho vissuta molto meglio. Prima dell’esibizione, nella stanza in cui si aspetta, Lauro si è messo a cantare cover accompagnato dal chitarrista, e io mi sono unito con il sax. Ci siamo divertiti molto. Avremmo continuato, ma alle 23:34 dovevamo salire sul palco."

Di Lauro, Zeppegno ha parole di grande stima: "Molto professionale, umile, disponibile. Ama la musica e ha quel luccichio negli occhi di chi fa il proprio mestiere con passione."

Il sassofonista salirà nuovamente sul palco sabato sera, mentre la sua agenda si riempie di interviste e richieste. "Oggi ne ho già fatte dodici!" sorride.

Il dietro le quinte di mercoledì 12 febbraio, Gariele Zeppegno suona mentre Achille Lauro si diverte ad intonare cover di altre canzoni

Gli esordi: dalle bande locali ai tour internazionali

Nato nel 1976, Zeppegno ha vissuto a San Raffaele Cimena fino ai 19 anni. "Ho iniziato a suonare all'Accademia del Ricercare, che esiste ancora. La mia prima passione è stata la musica rinascimentale. Volevo suonare il saxofono fin da subito, ma ho dovuto aspettare che i miei polmoni fossero sviluppati. A 12 anni mi hanno dato un sax tenore nella banda del paese. Loro cercavano un clarinettista, ma alla fine l'ho avuta vinta io. E da lì è partito tutto. Ho imparato da autodidatta, ma poi ho capito che dovevo studiare seriamente e ho frequentato l'Istituto Musicale Leone Sinigaglia di Chivasso, proseguendo in parallelo con l’Accademia del Ricercare."

Dopo le prime esperienze locali con la Scooby Doo Band di Gassino Torinese e i Sea Soul di Brandizzo e Settimo (band rhythm & blues in stile Blues Brothers), arriva la svolta con i Jamaica Age. "Qui ho iniziato a fare musica da professionista. Suonavo con due giamaicani e un argentino: il mio sogno era diventato il mio mestiere. Ho passato sette anni con loro, tra cui un anno a Dubai dal 2001 al 2002, poi tour in Italia e all’estero."

Nel 1997, registra il suo primo album a quattro mani con il pianista Marco Fringuellino, di Chivasso, presso gli studi Reggae Stone di Milano. Nel 2002, vola in Argentina per una tournée internazionale, aprendo successivamente concerti di artisti di livello mondiale.

"Ho avuto l’onore di aprire i concerti di Tony Hadley degli Spandau Ballet e dei leggendari Supertramp. Ogni esperienza mi ha arricchito musicalmente e umanamente."

Dall'Italia all'estero, dalle band locali ai palchi internazionali, il viaggio musicale di Gabriele Zeppegno è il racconto di un talento che ha saputo farsi strada con dedizione e passione. E ora, con il suo sax, riscalda anche il palco più importante della musica italiana: Sanremo.

Gabriele Zeppegno

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