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Negrita, l'urlo del rock contro gli anni spietati

Il nuovo tour nei club e un album manifesto: così la band aretina torna a parlare al cuore e alla coscienza del Paese

Negrita, l'urlo del rock

Negrita, l'urlo del rock contro gli anni spietati

Dopo sette anni di silenzio discografico, i Negrita sono tornati. Non con un singolo nostalgico o un tour celebrativo da greatest hits, ma con un concept album coraggioso, “Canzoni per anni spietati”, e un tour nei club più iconici d’Italia che ha già fatto registrare il tutto esaurito all’Atlantico di Roma. La band aretina guidata da Pau, Drigo e Mac, con il supporto di una formazione solida e rodata, è pronta a rimettere al centro la musica come strumento di riflessione, protesta e sogno.

Il tour — partito in aprile e in scena anche a Venaria il 16 — è più di una serie di concerti. È un rito collettivo, una presa di coscienza, un viaggio che attraversa trent’anni di storia della band ma anche tre decenni di società italiana, tra disillusioni, resistenza e desiderio di autenticità.

Il cuore pulsante del nuovo disco è il brano "Noi Siamo Gli Altri": una dichiarazione identitaria, un’invocazione quasi politica in tempi di conformismo dilagante. I Negrita si schierano ancora una volta con gli invisibili, i diversi, i disillusi. Quelli che non trovano spazio nella narrazione dominante ma non hanno smesso di sognare. In un momento in cui la musica mainstream appare sempre più plastificata, i Negrita alzano il volume con una scrittura tagliente, testi riflessivi e sonorità graffianti, che alternano l’urgenza del rock alla profondità delle ballate.

Ma il tour non è solo nuovo materiale. In scaletta ci sono hit che hanno fatto epoca, da "Ho Imparato a Sognare" a "Rotolando verso sud", passando per "Mama Mae", "Cambio" e "In Ogni Atomo". Canzoni che fanno parte del DNA di intere generazioni, e che dal vivo ritrovano energia viscerale e condivisione autentica.

C’è un elemento che rende questo ritorno speciale: la scelta dei club. Intimi, diretti, senza filtri. Lontani dagli stadi e dai festival patinati. Un ritorno alle radici, alla dimensione in cui tutto è cominciato. “Abbiamo bisogno di sentire il respiro del pubblico, di guardarli negli occhi”, ha dichiarato Pau. E mai come ora, in un presente dominato dagli algoritmi, la prossimità umana diventa rivoluzionaria.

Canzoni per anni spietati non è solo il titolo di un album. È una fotografia fedele di questi tempi duri, ma anche una sfida: trasformare la rabbia in arte, e l’arte in speranza. I Negrita lo stanno facendo con coraggio, senza compromessi, e con quella coerenza che — nel mondo della musica e non solo — è sempre più rara.

Il consiglio? Non perdeteli dal vivo. Perché questo tour non è solo un concerto. È un atto di resistenza. E un grido di libertà.

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