AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
09 Aprile 2025 - 12:39
Sciopero nazionale nei McDonald's aziendali: oltre 4.000 dipendenti incrociano le braccia per otto ore
È una mobilitazione che promette di lasciare il segno nel panorama della ristorazione commerciale italiana. Mercoledì 10 aprile, i lavoratori dei 60 ristoranti McDonald’s gestiti direttamente dall’azienda in Italia hanno incrociato le braccia per otto ore di sciopero nazionale, su iniziativa delle sigle sindacali di categoria di CGIL, CISL e UIL. Un segnale forte in un settore spesso invisibile, ma dove le tensioni sulle condizioni di lavoro sono ormai esplosive.
Lo sciopero – che coinvolge oltre 4.000 dipendenti, pari a circa l’8% dei lavoratori McDonald's nel Paese – nasce dalla mancata apertura dell’azienda al confronto sulla contrattazione integrativa di gruppo. Secondo i sindacati, McDonald’s Development Italy avrebbe dimostrato nessuna disponibilità al dialogo, ignorando le richieste avanzate dai rappresentanti dei lavoratori per migliorare diritti, tutele e condizioni di impiego.
Sciopero McDonald's
In una nota congiunta, CGIL, CISL e UIL parlano di “atteggiamento di chiusura inaccettabile” e avvertono che, in assenza di risposte concrete, la mobilitazione proseguirà. L’obiettivo è chiaro: aprire un tavolo negoziale che consenta di affrontare le criticità specifiche dei ristoranti diretti, dove le condizioni di lavoro sono spesso sottoposte a ritmi serrati, alta flessibilità e precarietà diffusa.
A livello nazionale, McDonald’s conta 740 punti vendita e circa 35.000 addetti. Di questi, solo 60 sono gestiti direttamente dal gruppo, mentre gli altri sono affidati in licenza a imprenditori terzi. Proprio questa struttura duale è al centro delle tensioni: i lavoratori dei ristoranti “aziendali” chiedono un contratto integrativo che riconosca la loro specificità, anche in termini di responsabilità e carichi di lavoro.
Il prossimo passo sarà il vertice nazionale del 24 aprile, un incontro di coordinamento tra delegati e rappresentanti sindacali di tutto il gruppo McDonald’s, inclusi i licenziatari. Un appuntamento cruciale per definire la linea strategica della vertenza, e – forse – per tentare una mediazione prima che la protesta si allarghi.
La mobilitazione arriva in un momento delicato per il settore: la ristorazione commerciale è uno dei comparti più esposti alle trasformazioni post-pandemiche, all’inflazione e alla contrazione del potere d’acquisto. In questo contesto, la vertenza McDonald’s assume un valore simbolico e potenzialmente apripista per altre realtà simili. Un campanello d’allarme – e forse un’opportunità – per ridisegnare i diritti di chi lavora dietro al bancone.
Per ora, il fast food è diventato il palcoscenico di una battaglia lenta ma decisa, che chiede ascolto e rispetto. Una questione sindacale, ma anche profondamente sociale.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.