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07 Aprile 2025 - 10:42
Dopo l'uscita, la settimana scorsa, del nostro articolo sullo stato fatiscente e di abbandono in cui versa il grande edificio dell'oratorio Gesù Maestro che sembra non interessi più nessuno, siamo stati contattati da alcuni cittadini che ci hanno segnalato quello che da tempo, in quel monumento al degrado che campeggia al centro del paese, c'era da immaginare avvenisse.
E cioè che in esso si introducessero con facilità i malintenzionati e il luogo diventasse il rifugio dei tossicodipendenti. Pare proprio che da mesi un bel gruppo di giovani - o giovinastri - facesse dell'oratorio - voluto da don Luigi Manassero e dalla popolazione brandizzese con mille sacrifici- uno squallido luogo di consumo . Non vi è da stupirsi, anzi era prevedibile perchè questo è ovunque il triste destino degli edifici abbandonati a se stessi. L'oratorio poi, con tutti i suoi locali, si presta ottimamente allo scopo ed è di facilissimo accesso, in quanto su via Matteotti, crollato il muro di cinta, basta scostare una rete per penetrarvi.
Aprire, anzi forzare una porta è poi un gioco da ragazzi e bisogna ringraziare il Cielo che non sia ancora avvenuto l'irreparabile. Così, mentre tra parrocchia e comune regna l'immobilismo, il degrado non si arresta ma avanza sempre più veloce. Viene da pensare a quella frase, imparata alle elementari e riferita alle guerre puniche, per dire di coloro che perdono tempo senza decidere in un contesto che invece richiederebbe decisioni rapide: mentre a Roma si discute, Sagunto è espugnata.
In questo caso l'oratorio Gesù Maestro non sarà espugnato, ma semplicemente ridotto a ricettacolo. Forse, qualcuno dice, sarebbe stato meglio che la Curia non fosse stata dissuasa dal sindaco Paolo Bodoni a fermare la vendita, anche perché il prezzo secenderà sempre di più. Il prossimo 2026 ricorreranno i sessant'anni da quando, il 9 ottobre 1966, l'oratorio fu inaugurato : era una Brandizzo vitale e piena di speranza. Oggi è solo triste, invecchiata e senza un barlume di prospettiva che non sia la - pur necessaria - minima ordinaria amministrazione.
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