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07 Aprile 2025 - 10:49
Trattori, balli e profumo di porchetta: a Favria la Fiera di Sant’Isidoro fa il pienone
C’è una Favria che resiste, che lavora, che si diverte. E che, ogni anno, nella prima settimana di aprile si ritrova sotto il segno dell’agricoltura e delle sue radici più profonde. La Fiera di Sant’Isidoro, giunta alla 47ª edizione, ha fatto registrare numeri mai visti prima: quattro giorni di eventi, tre serate danzanti, una mostra zootecnica imponente e un entusiasmo contagioso. Il tutto favorito da un meteo clemente e da un’organizzazione precisa, frutto del lavoro congiunto tra Comune di Favria, Associazione Agricoltori e Coldiretti.
L’evento di punta, la domenica, ha visto oltre 400 capi di bestiame in esposizione, accompagnati da una vetrina di macchinari agricoli e dal sempre attesissimo “Confronto tra reines”, che ha attratto un pubblico trasversale, tra appassionati e curiosi. Un segnale forte, che conferma quanto la tradizione contadina riesca ancora a parlare al presente.
Grande partecipazione anche alle serate musicali con Loris Gallo, Radio Gran Paradiso e Just 4 Deejays, arricchite da cene popolari che hanno celebrato i sapori autentici del territorio: bollito, fritto di pesce, porchetta, salsiccia. Ingredienti semplici ma efficaci per rinsaldare il senso di appartenenza.
Il presidente dell’Associazione Agricoltori di Favria, Flavio Abbà, ha espresso soddisfazione per l’ottima risposta ricevuta, sottolineando come l’agricoltura, pur tra mille ostacoli, continui a essere viva e piena di energie. Abbà ha voluto ringraziare chi ha lavorato per la riuscita della manifestazione: amministrazione comunale, forze dell’ordine, volontari, associazioni e sponsor.
Fiera di Sant'Isidoro 2025
Sulla stessa linea, anche il presidente cittadino di Coldiretti, Piero Golzio, ha parlato di una grande soddisfazione, spiegando che portare in fiera circa 400 capi di bestiame in una giornata dal clima perfetto ha rappresentato la conferma di un lavoro che, negli anni, ha riportato la manifestazione ai fasti di un tempo.
Anche il consigliere regionale Sergio Bartoli, presente all’evento conclusivo, ha rimarcato quanto fosse stato emozionante vedere riunite generazioni diverse, tutte accomunate dal desiderio di celebrare il territorio e le sue tradizioni. Bartoli ha voluto esprimere un ringraziamento sentito al sindaco Vittorio Bellone, all’amministrazione comunale, alla Coldiretti e a tutti i volontari che hanno contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa, sottolineando come il loro impegno sia il cuore pulsante del territorio.
Infine, il rappresentante della Cap Nord Ovest, Mario Mellano, ha lodato il colpo d’occhio offerto dalla fiera, considerandolo la dimostrazione tangibile della qualità e del seguito crescente di un evento sempre più apprezzato, dentro e fuori dal Canavese.
La Fiera di Sant’Isidoro si conferma così non solo come vetrina dell’agricoltura locale, ma come simbolo di coesione sociale, dove il lavoro, le tradizioni e il senso di comunità si fondono in un’unica festa popolare, capace di guardare al passato con orgoglio e al futuro con fiducia.
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