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03 Aprile 2025 - 12:01
Lavazza fa "boom": ricavi in crescita a 3,35 miliardi nel 2024 e nuove ambizioni negli Stati Uniti
Cresce il fatturato del Gruppo Lavazza che nel 2024 ha raggiunto i 3,35 miliardi, con un +9,1% rispetto al 2023 in cui aveva registrato ricavi per 3,1 miliardi. A pesare sul futuro, già in questo 2025, ci sono però diverse incognite a partire da quella dei dazi annunciati dal presidente americano Donald Trump, a cui si aggiunge l'impennata dei prezzi del caffè che al momento non sembra fermarsi. Per questo il 2025 sarà un anno sicuramente complesso "più difficile del Covid" per il settore come ha spiegato il Ceo del Gruppo Lavazza Antonio Baravalle.
Tornando al 2024, quelli del fatturato "sono valori assoluti importanti in crescita" – ha commentato Baravalle – "frutto di due anni dove abbiamo rivoltato l'azienda come un calzino dal punto di vista dei processi. Momenti come questi obbligano le aziende a crescere, o diventi più forte o muori."
A fare più paura dei dazi americani è il prezzo del caffè, che ha continuato a salire con una ulteriore impennata delle quotazioni, con aumenti di oltre il +70% sul 2023 sia per l'Arabica che per la Robusta. Aumento sul quale insiste il perdurare di quotazioni estremamente elevate anche nel 2025, con un aggiuntivo +20% per l'Arabica e +10% per la Robusta nei primi mesi del nuovo anno. "È un momento estremamente complesso da questo punto di vista" – ha spiegato ancora il Ceo Lavazza – "Questo sta generando i primi segnali importanti negativi, con i dati dei volumi del mercato che iniziano a subire contrazioni."
Crescita di Lavazza
I dazi annunciati da Trump non fermano la strategia di Lavazza negli Usa, dove il Gruppo è presente con due stabilimenti e un fatturato di 400 milioni di euro. I dazi "sono un fenomeno estremamente pericoloso", ammette Baravalle, ma "il nostro obiettivo rimane quello di crescere in Usa perché ha una dimensione di mercato immenso. È chiaro che i dazi fanno male a tutti alla fine."
Lavazza, anni fa, ha preso la decisione di spostare le produzioni vicino al consumatore, anche negli Stati Uniti. Ad oggi già il 50% della produzione americana è fatta in loco, manca un 50% su cui il progetto è già approvato, per arrivare al 100%. Altro Paese su cui punta a crescere Lavazza è la Cina, grazie alla joint venture con Yum China, il più grande retailer con quasi 20 mila punti vendita, che ha deciso di investire con il Gruppo nel mondo del caffè. Il piano di apertura è di 1.000 punti vendita, ad oggi ne sono stati aperti 120.
Infine, una possibile quotazione in Borsa che non è nei piani di Lavazza. "Di Borsa non se ne parla. Per un'azienda che è 100% caffè, delle nostre dimensioni essere quotata in Borsa ha dei vincoli enormi sui processi di sviluppo", ha concluso.
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