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"L'impianto non è in sicurezza". Quale destino per il San Mauro Calcio?

La denuncia di un consigliere comunale. L'amministrazione sarebbe però al lavoro per affrontare il tema nel breve e nel lungo termine

"L'impianto non è in sicurezza". Quale destino per il San Mauro Calcio?

Il campo nel parco Einaudi

È una situazione critica quella che stanno vivendo, a San Mauro Torinese, gli iscritti alla squadra locale "San Mauro Calcio", complici gli spazi non più adeguati per una società che, a oggi, vanta circa 300 iscritti.

La condizione attuale è quindi ben più rosea di qualche anno fa, quando il San Mauro si ritrovava sommerso da 60mila euro di debiti nei confronti del Comune, un fatto che portò a un'ingiunzione da Palazzo Civico nel novembre del 2019 per provare a recuperare almeno i primi 40mila euro di entrate dovute all'ente.

A evidenziare la situazione attuale di sovraffollamento è stato Riccardo Carosso, consigliere comunale che ha interrogato la maggioranza di centro-sinistra sul tema lo scorso 31 marzo, in occasione dell'ultima seduta del Consiglio comunale: «Gli spazi non sono più in sicurezza, e la società è stata costretta ad allenarsi più volte a Settimo o a Torino, perché è cresciuta molto».

Riccardo Carosso

A rispondere all'interrogazione è stata Daisy Miatton, assessora allo sport, che ha illustrato quanto già fatto dal Comune per affrontare la situazione e gli obiettivi futuri: «Il San Mauro Calcio si allena, tramite un affitto agevolato, sul campo gestito dal Rugby San Mauro, che paga tutte le spese e ha circa lo stesso numero di iscritti. Mi sembra che sia un'affermazione forte parlare di "grande disagio" della società: noi parliamo quotidianamente con il presidente, i membri della squadra e visitiamo il campo. Dobbiamo però gestire gli spazi che abbiamo: ci sono molte richieste di società e squadre per gli impianti comunali, ma una carenza di questi».

Ma, a livello concreto, che cosa ha fatto il Comune a oggi? «Siamo sempre intervenuti nella gestione della squadra, quando ce n'era bisogno. Abbiamo investito 2mila euro per la riparazione della caldaia, poi sostituita con 25mila euro a carico dell'amministrazione con urgenza, altrimenti l'impianto non sarebbe stato utilizzabile, a dimostrazione del nostro interesse a far svolgere le attività in sicurezza», ha aggiunto l'assessora.

Daisy Miatton

Se però le strutture sono insufficienti e sovraffollate, cosa si può fare nel medio e nel lungo termine? «Abbiamo realizzato un nuovo spogliatoio. Tutto quello che si può fare lo stiamo facendo – ha fatto sapere Miatton. Possiamo però cercare di realizzare nuovi spazi, guardando a possibili bandi regionali: sembra che ce ne sarà uno a breve. Si potrebbe ampliare il campo o realizzarne uno nuovo, non in sintetico ma in erba, eventualmente acquistando da parte del Comune un terreno vicino prima solo convenzionato e in concessione al San Mauro Calcio».

Il consigliere Carosso si è detto «parzialmente soddisfatto» delle risposte ottenute, nella speranza però che «queste non siano solo parole. Vorrei che ci fosse più sinergia con la dirigenza. Bisogna però andare oltre i protocolli e i bandi: proviamo a capire se si può aggiustare qualcosa in corso d'opera, per non disperdere il patrimonio (sportivo, ndr) che abbiamo. Se c'è richiesta di nuovi spazi, è perché c'è domanda, che tendenzialmente viene dal nostro territorio», ha concluso.

L'auspicio dei giovani calciatori sanmauresi è quello di avere spazi adeguati e, soprattutto, in piena sicurezza, un punto su cui però l'amministrazione ha dichiarato di essere già al lavoro. Sono solo parole? Verrà realizzato un nuovo campo? Al momento, tutte le possibilità sono aperte, almeno in attesa di un nuovo possibile bando regionale che potrebbe finanziare, almeno in parte, l'opera.

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