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Cinema
02 Aprile 2025 - 10:47
Addio a Val Kilmer
È morto a 65 anni Val Kilmer, uno degli attori più intensi e carismatici della Hollywood anni ’80 e ’90. Volto iconico di film entrati nella storia come Top Gun, The Doors e Batman Forever, Kilmer si è spento dopo una lunga battaglia contro un tumore alla gola, malattia che negli ultimi anni gli aveva portato via prima la voce, poi la forza, ma mai la voglia di raccontarsi.
Il cancro lo aveva colpito nel silenzio. Era il 2015 quando l’attore fu ricoverato d’urgenza, ufficialmente per una generica “complicazione”. Ma quelle immagini – la cannula visibile alla gola, la voce spezzata – parlavano già da sole. Per mesi, Kilmer provò a negare la malattia, nel tentativo di proteggere se stesso e i suoi figli.
Fu solo nel 2017 che decise di parlare apertamente, in un’intervista a The Hollywood Reporter. “Devo scegliere se mangiare o respirare”, raccontò con fatica, spiegando che si alimentava attraverso un sondino. Un’ammissione struggente, ma sincera. Un segno di quella forza interiore che l’ha sempre accompagnato, anche fuori dal set.
fessato con voce affaticata e rotta, spiegando di alimentarsi attraverso un sondino.
Nonostante tutto, Kilmer non si è mai tirato indietro. Anzi, ha deciso di raccontarsi nel modo più diretto possibile. Lo ha fatto nel documentario Val, presentato nel 2021 e diretto da Leo Scott e Ting Poo, disponibile su Amazon Prime Video. Un ritratto intimo, realizzato con materiali video raccolti dallo stesso attore nel corso della sua carriera. Tra backstage, riflessioni personali e filmati di famiglia, emerge un Kilmer lontano dalla patina delle star: fragile, vero, profondo.
Kilmer ha scelto di raccontarsi senza filtri. Lo ha fatto nel documentario Val, presentato nel 2021 e diretto da Leo Scott e Ting Poo, disponibile su Amazon Prime Video. Un’opera emozionante, costruita con materiale personale: videocassette, diari, backstage, frammenti di vita quotidiana raccolti dall’attore stesso per oltre quarant’anni. Il risultato è un ritratto profondo, vero, lontano dalla patina delle star.
I registi lo hanno definito “un uomo ricco di contraddizioni”, capace di alternare “una leggerezza quasi infantile a una saggezza spirituale maturata nel dolore”. “Non ha mai costruito muri intorno a sé, neanche quando sarebbe stato più semplice”, hanno raccontato.
Il pubblico lo ricorderà per le interpretazioni intense, l’ironia tagliente e il magnetismo naturale. Ma chi ha conosciuto il suo lato più umano, lo saluta per qualcosa di ancora più grande: il coraggio di non arrendersi mai, nemmeno quando la voce non c’è più, ma la vita ha ancora bisogno di essere vissuta.
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