AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
18 Marzo 2025 - 12:51
San Benigno Canavese potrebbe presto diventare un punto di riferimento per l’industria cinematografica europea, grazie a un ambizioso progetto che prevede la realizzazione di uno degli studi cinematografici fra i più avanzati a livello mondiale. Questa è la voce che da qualche tempo circola nel paese del canavese e che è stata confermata dal sindaco Alberto Graffino.
Parliamo di investimenti mastodontici e di una novità che potrebbe cambiare per sempre la vita della piccola comunità di San Benigno in primis, oltre che quella di tutto il Canavese e del Piemonte in generale. Ma c’è bisogno di fare chiarezza; cosa c'è dietro questa proposta? Perché proprio San Benigno Canavese è diventata la meta scelta per una delle più grandi scommesse cinematografiche del momento?
A rispondere è proprio Alberto Graffino che innanzitutto precisa come si tratti di una trattativa privata: investitori in parte italiani ed in parte stranieri vorrebbe infatti acquisire un’area industriale di 300.000 metri quadrati in San Benigno che si estende verso Chivasso, con l’obiettivo di realizzare un complesso di studi cinematografici all’avanguardia.
Il progetto ha attirato l’attenzione per il suo respiro internazionale, supportato da un gruppo di professionisti che hanno collaborato con giganti del settore come Amazon, Netflix, Disney, Warner Bros, e Sky.
“È chiaro - ha spiegato Graffino - che l’Amministrazione Comunale è favorevole a sostenere questo progetto, soprattutto considerando che l'area industriale in questione è inutilizzata da quasi vent'anni. Si tratta di una zona dove si potrebbero realizzare impianti produttivi ben più invasivi ed impattanti, come previsto dal piano, in passato è stata in parte la stessa area dove si sarebbe voluto realizzare un impianto di biometano; è agli atti la nostra motivata opposizione dal punto di vista politico ed ora come all'ora stiamo offrendo tutte le nostre capacità a supporto dei concittadini che ne abbiano bisogno. Una delle nostre pretese è certamente stata la richiesta di assoluta parità di trattamento di tutti i proprietari afferenti. Se il progetto dello studio cinematografico andrà avanti ,e manterrà le promesse, i benefici potrebbero essere significativi: un impatto positivo sull’economia, sul turismo e sulla cultura, con un indotto importante diretto ed indiretto”.
Nonostante il chiaro interesse del Comune, le trattative in corso stanno avvenendo fra i potenziali acquirenti e i tanti proprietari dei terreni e, ad oggi, il progetto si trova ancora nella fase di raccolta dei consensi e delle opzioni di acquisto.
Tuttavia, come sottolinea Graffino, la pubblica amministrazione ha un ruolo limitato in questa fase, poiché si tratta di una transazione privata tra i proprietari terrieri ed i proponenti.
Ecco come potrebbero sorgere gli studi cinematografici a San Benigno Canavese
"In questo momento il ruolo della pubblica amministrazione è marginale, si tratta di una trattativa privata - afferma Graffino -Viste le probabili ricadute positive per tutto il territorio però, faremo tutto quanto possibile e necessario perché il progetto possa andare in porto, chiaramente nel pieno rispetto della normativa. È naturale che un Comune sia interessato a garantire che le aree destinate a scopi industriali vengano effettivamente utilizzate in questo modo ed anzi, come in questo caso per scopi meno impattanti dal punto di vista ambientale”.
Passiamo ora ad alcune domande. Perché proprio l'Italia?
"Pare che maggiore sia l'affidamento al Made in Italy per le produzioni, più si possano ottenere sgravi fiscali - spiega Graffino - per questo motivo, stanno cercando di produrre il più possibile sotto il marchio Made in Italy".
Sul futuro dell’investimento, Graffino ammette: "Non posso affermare con certezza che andrà a buon fine, ma me lo auguro. L’appoggio del Comune c’è, ed è ovvio che qualsiasi amministratore spererebbe che un'opportunità del genere si concretizzi."
Quanto tempo ci vorrà?
"Se il progetto va in porto - spiega - penso che potrebbero volerci due o tre anni, ma potenzialmente anche di meno. Quando si decidono investimenti di questa portata, non credo che i fondi possano rimanere inattivi a lungo. Se hanno deciso di farlo, è perché ci credono e sono convinti delle potenzialità del territorio."
Naturalmente Graffino non nega il grande interesse e la speranza che questa “piccola Hollywood” diventi realtà: “ Con il doveroso condizionale ci sarebbero vantaggi enormi per la comunità – afferma - i benefici arriverebbero sotto forma di nuove infrastrutture, come strade e opere pubbliche; ed in questo avremo bisogno anche dell'aiuto di CMTO e Regione. Inoltre, l'indotto, che dovrebbe comprendere posti di lavoro, turismo, ristoranti, alberghi e una maggiore notorietà, avrebbe un grande impatto positivo per tutti."
Cosa è stato fatto fino ad ora?
"Essendo una trattativa privata non posso entrare nei dettagli. Posso dire che con l'accordo di tutte le parti è stato inserito un vincolo di destinazione, ovvero che il progetto venga realizzato secondo quanto proposto. Pertanto, non si potranno destinare i terreni ad altri progetti".
Come per esempio l’impianto di biometano di cui si è tanto dibattuto in passato?
"Nulla al momento lascia intravedere questa possibilità. Fintanto che sarò in carica in ogni caso, lo ribadisco, manterremo lo stesso atteggiamento sostenuto in passato relativamente alla materia".
Concludiamo con un’ultima domanda che sorge spontanea: ma perché proprio San Benigno Canavese?
"Non sono così ingenuo da pensare che si siano innamorati follemente proprio di San Benigno – risponde Graffino sorridendo- tuttavia, è indubbio che trovare un'area di queste dimensioni, così ben collegata, tutta insieme, non è facile. Gli acquirenti probabilmente cercano privacy e poco inquinamento acustico, vogliono spazi lontani da edifici alti e dal rumore, per garantire la massima riservatezza. Inoltre, voglio immaginare romanticamente che abbiano apprezzato la vicina chiesa di San Rocco santo protettore dei nostri amici a quattro zampe".
Se il progetto andasse in porto si tratterebbe dunque, da quanto trapela, di una novità davvero immensa e luccicante. Quello in ballo è un progetto è di altissimo livello: gli studi potrebbero essere progettati per ospitare effetti speciali in 3D di ultima generazione. Si parla di strutture all’avanguardia e un aspetto fondamentale è che gli acquirenti hanno manifestato la necessità di poter avere strutture completamente nuove, poiché è molto difficile adattare edifici già esistenti. I capannoni sarebbero quindi pensati e progettati come spazi speciali, in grado di rispondere alle esigenze tecnologiche avanzate che richiede oggi la produzione cinematografica, divenendo fra i più moderni al mondo.
Edicola digitale
I più letti
Ultimi Video
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.