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La campagna 'Non scuoterlo' in 70 piazze: di cosa si tratta?

Partecipa alle Giornate Nazionali di Prevenzione della Sindrome del Bambino Scosso!

La campagna 'Non scuoterlo'

La campagna 'Non scuoterlo' in 70 piazze: di cosa si tratta?

La Sindrome del Bambino Scosso (Shaken Baby Syndrome - SBS) rappresenta una delle forme più gravi di maltrattamento infantile, con conseguenze potenzialmente fatali. Per sensibilizzare l'opinione pubblica su questa problematica, la Fondazione Terre des Hommes ha organizzato, dal 5 al 7 aprile, le Giornate Nazionali di Prevenzione, coinvolgendo 70 città in 18 regioni italiane. Durante questi giorni, gli infopoint della campagna "Non scuoterlo!" saranno presenti in diverse piazze, offrendo informazioni su cos'è la SBS e come prevenirla. Inoltre, il 6 aprile, monumenti come il grattacielo Pirelli a Milano, la Mole Antonelliana a Torino e l'Istituto degli Innocenti a Firenze saranno illuminati con i colori e il simbolo della campagna.

La Sindrome del Bambino Scosso è una grave forma di maltrattamento fisico che può causare traumi cerebrali significativi nei neonati e nei lattanti. Si verifica quando un adulto scuote violentemente un bambino, provocando movimenti bruschi del capo che possono danneggiare il cervello delicato del neonato. Le conseguenze possono variare da irritabilità e vomito a danni neurologici permanenti, coma o addirittura morte. 

Uno dei principali fattori scatenanti della SBS è il pianto inconsolabile del neonato. Genitori o caregiver, spesso esausti o frustrati, possono perdere il controllo e scuotere il bambino nel tentativo di calmarlo. È fondamentale comprendere che la mancanza di consapevolezza riguardo alla delicatezza del cervello infantile può portare a gesti inconsapevoli ma devastanti.

Le lesioni derivanti dalla SBS possono includere emorragie cerebrali, edema cerebrale e danni alla retina. I sintomi possono manifestarsi come irritabilità, difficoltà nell'alimentazione, convulsioni o perdita di coscienza. Nei casi più gravi, le conseguenze possono essere permanenti, influenzando lo sviluppo motorio e cognitivo del bambino. Lanciata nel 2017, la campagna "Non scuoterlo!" ha l'obiettivo di informare e sensibilizzare genitori, familiari e chiunque si prenda cura di bambini piccoli sui rischi della SBS. La campagna offre risorse educative, video informativi e tutorial per aiutare i caregiver a gestire situazioni stressanti senza ricorrere a comportamenti pericolosi.

Dal 5 al 7 aprile in 70 piazze italiane

La campagna è promossa in collaborazione con istituzioni sanitarie di rilievo, tra cui l'Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, l'Ospedale Vittore Buzzi di Milano e l'Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova. Queste collaborazioni garantiscono un approccio basato su evidenze scientifiche e best practices nel trattamento e nella prevenzione della SBS.

La formazione dei genitori e dei caregiver è cruciale nella prevenzione della SBS. Comprendere le cause del pianto infantile e apprendere tecniche efficaci per calmarlo può ridurre significativamente il rischio di incidenti. Inoltre, è essenziale che gli operatori sanitari siano formati per riconoscere i segni della SBS e intervenire tempestivamente.

La prevenzione della Sindrome del Bambino Scosso richiede un impegno collettivo nella diffusione di informazioni accurate e nel supporto alle famiglie. Partecipando alle Giornate Nazionali di Prevenzione e diffondendo il messaggio della campagna "Non scuoterlo!", possiamo contribuire a proteggere i bambini e garantire loro un inizio di vita sano e sicuro.

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