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Le famiglie piemontesi amano colf e badanti: spese per 600 milioni di euro all'anno

Rapporto DOMINA 2023: lavoratori domestici, prevalenza di colf, provenienza dall'Est Europa

Le famiglie piemontesi

Le famiglie piemontesi amano colf e badanti: spese per 600 milioni di euro all'anno

Nel 2023, le famiglie piemontesi hanno investito 609 milioni di euro per retribuire i lavoratori domestici, comprendendo stipendi, contributi e TFR. Questo dato, emerso dal sesto rapporto annuale sul lavoro domestico promosso da DOMINA, associazione nazionale delle famiglie datori di lavoro domestico, evidenzia l'importanza economica del settore nella regione.

Il valore aggiunto generato equivale a circa 1,2 miliardi di euro, rappresentando lo 0,9% del valore aggiunto regionale. Tuttavia, si registra una diminuzione dei lavoratori domestici regolari in Piemonte: nel 2023 sono stati 63.480, segnando un calo del 7,6% rispetto al 2022.

Analizzando le tipologie di impiego, le colf costituiscono il 50,5% dei lavoratori domestici, mentre le badanti rappresentano il 49,5%. Inoltre, il numero di datori di lavoro è sceso a 67.996, con una flessione del 6,1% rispetto all'anno precedente. Complessivamente, il 3,1% della popolazione piemontese è coinvolto nel lavoro domestico.

Per quanto riguarda la provenienza dei lavoratori, le principali aree geografiche sono l'Est Europa (40,8%) e l'Italia (32,4%). Questa tendenza riflette una presenza significativa di lavoratori stranieri nel settore, sebbene sia in atto una lieve diminuzione rispetto al passato.

A livello nazionale, nel 2023 i lavoratori domestici contribuenti all'INPS sono stati 833.874, registrando una flessione del 7,6% rispetto al 2022. Questo calo segue gli incrementi del biennio 2020-2021, dovuti alla regolarizzazione spontanea dei rapporti di lavoro durante il lockdown e all'entrata in vigore della norma che ha regolamentato l'emersione di rapporti di lavoro irregolari.

La composizione demografica dei lavoratori domestici in Italia evidenzia una forte prevalenza di donne (88,6%) e di stranieri (68,9%). Tuttavia, si osserva una tendenza decrescente della componente straniera, con una diminuzione del -8,3% nell'ultimo anno.

Inoltre, il tasso di irregolarità nel settore rimane elevato, attestandosi al 47,1%, con una spesa stimata di 5,4 miliardi di euro a carico delle famiglie italiane.

Questi dati sottolineano l'importanza del lavoro domestico nel tessuto economico e sociale del Piemonte e dell'Italia, evidenziando al contempo la necessità di interventi per regolarizzare e valorizzare ulteriormente il settore.

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