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Prima immagine dallo spazio per il satellite HEO: inizia la missione IRIDE

Lanciato il primo microsatellite della costellazione IRIDE, progettato per monitorare il pianeta da orbita bassa

Prima immagine dallo spazio per il satellite HEO

Prima immagine dallo spazio per il satellite HEO: inizia la missione IRIDE (foto di repertorio)

Un’immagine dettagliata di San Pietro vista dallo spazio, nitida come quella scattata da un drone: è la prima foto rilasciata da HEO, il microsatellite italiano progettato da Argotec, lanciato il 14 gennaio 2025. Si tratta del primo satellite operativo della costellazione IRIDE, un progetto di osservazione della Terra fortemente voluto dal Governo italiano, coordinato dall’ESA (Agenzia Spaziale Europea) e sostenuto dall’ASI (Agenzia Spaziale Italiana).

HEO è stato interamente progettato, realizzato e controllato da Argotec, azienda torinese con capitale 100% italiano, che in appena 18 mesi ha sviluppato un satellite capace di acquisire e processare immagini di alta qualità direttamente a bordo, grazie a algoritmi avanzati. Un progetto che fonde ingegneria, innovazione e rapidità esecutiva, rendendo Argotec una realtà di riferimento nel settore spaziale internazionale.

La presentazione ufficiale della prima immagine è avvenuta a Frascati, presso la sede ESA-ESRIN, alla presenza di Simonetta Cheli (Direttrice ESA), Gabriella Costa (Program Manager IRIDE), Francesco Longo (ASI) e David Avino, CEO di Argotec, che ha definito il momento storico per il Paese e per l’industria spaziale italiana.

HEO, attualmente unico satellite in orbita della costellazione, è solo il primo passo. Entro il 2026, Argotec lancerà fino a 40 satelliti, di cui 9 già nel 2025 e altri 15 entro metà 2026, tutti dotati di sensori ottici multispettrali in grado di rilevare dati nel visibile e nel vicino infrarosso. Al progetto partecipa anche Officina Stellare, che fornisce i telescopi di bordo.

La costellazione IRIDE ha una missione strategica: monitorare il cambiamento climatico, contrastare il dissesto idrogeologico, sorvegliare infrastrutture critiche e offrire supporto in tempo reale alla Protezione Civile. I satelliti saranno in grado di rilevare fenomeni come frane, valanghe, inondazioni, incendi, erosione del suolo, deforestazione e fusione dei ghiacci, oltre a migliorare la prevenzione meteorologica e la qualità dell’aria.

Argotec gestisce HEO dal suo innovativo Mission Control Center all’interno dello SpacePark, il quartier generale inaugurato nel 2024 a Torino: 17.000 metri quadri tra aree verdi e tecnologie ad alta automazione, dove si produce e controlla ogni satellite.

Costruire una costellazione come IRIDE è una grande sfida e un’enorme opportunità – ha dichiarato David Avinoma è anche una dimostrazione concreta del saper fare italiano applicato allo spazio. Il nostro team ha lavorato con passione per sviluppare una piattaforma che contribuisca al futuro del Paese, rendendolo più sicuro e resiliente”.

Con questa immagine, HEO dimostra non solo le potenzialità operative del satellite, ma anche la visione politica e scientifica che ha guidato la nascita di IRIDE: rendere l’Italia protagonista nell’osservazione terrestre ad alta precisione e nella costruzione di infrastrutture spaziali strategiche.

Argotec, già protagonista di missioni NASA come DART e Artemis I, conferma il suo ruolo di leader europeo nella nuova frontiera spaziale. IRIDE rappresenta il suo progetto più ambizioso a livello nazionale, destinato a trasformare il modo in cui l’Italia osserva, protegge e pianifica il suo territorio.

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