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Export vinicolo italiano a rischio: dazi USA bloccano le spedizioni

Le esportazioni di vino italiano verso gli Stati Uniti sono ferme a causa della minaccia di dazi fino al 200%. Il settore è in allarme e chiede interventi urgenti per scongiurare una crisi senza precedenti

Export vinicolo italiano

Export vinicolo italiano a rischio: dazi USA bloccano le spedizioni

Il settore vinicolo italiano è in fermento a causa della minaccia di nuovi dazi statunitensi che potrebbero colpire duramente le esportazioni verso gli Stati Uniti. Paolo Castelletti, direttore generale dell'Unione Italiana Vini, ha dichiarato: "I dazi sono già applicati anche se non esistono perché le esportazioni sono bloccate, gli importatori americani hanno bloccato l'import dei nostri vini temendo di dover farsi carico loro del dazio perché non c'è una norma che quantomeno adesso escluda dai dazi i prodotti che sono in transito".

Questa situazione di stallo sta causando preoccupazione tra i produttori italiani, poiché gli Stati Uniti rappresentano uno dei principali mercati di sbocco per il vino italiano, con un valore di esportazione che nel 2024 ha raggiunto circa 2 miliardi di euro. La prospettiva di dazi fino al 200% potrebbe avere effetti devastanti sull'intero comparto.

Il presidente statunitense Donald Trump ha minacciato di imporre dazi del 200% su vini, champagne e altre bevande alcoliche europee in risposta ai dazi annunciati dall'Unione Europea sul whisky americano. Questa escalation nelle tensioni commerciali sta mettendo a rischio non solo le grandi aziende vinicole italiane, ma anche le piccole e medie imprese che costituiscono la spina dorsale del settore.

In risposta a questa minaccia, le principali associazioni vitivinicole italiane hanno lanciato un appello congiunto al governo, sottolineando che i dazi potrebbero causare "effetti economici devastanti" su un sistema che vale 17 miliardi di euro e impiega circa 870.000 persone. Il ministro dell'Agricoltura italiano ha espresso preoccupazione, ma ha sottolineato che l'Italia non è "terrorizzata" dalla prospettiva dei dazi e spera in soluzioni diplomatiche per evitare una guerra commerciale.

Nel frattempo, alcune aziende vinicole italiane stanno già risentendo delle conseguenze. Ad esempio, Ruffino ha visto le sue spedizioni bloccate nei porti a causa di ordini cancellati dagli importatori americani. Inoltre, alcuni ristoranti negli Stati Uniti stanno esaurendo le scorte di vini italiani, con conseguente aumento dei prezzi per le bottiglie ancora disponibili.

La situazione rimane incerta e il settore vinicolo italiano attende con apprensione gli sviluppi delle negoziazioni tra l'Unione Europea e gli Stati Uniti. La speranza è che si possa trovare un accordo che eviti l'imposizione di dazi così elevati, salvaguardando uno dei settori più rappresentativi del Made in Italy.

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