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10 Marzo 2025 - 11:06
Aperitivo: il rito italiano che conquista il mondo e vale milioni
L’aperitivo in Italia non è solo un’abitudine, ma un vero e proprio fenomeno culturale che continua a crescere e trasformarsi. Con un mercato che vale oltre 670 milioni di dollari e un incremento medio dell’11% annuo negli ultimi cinque anni, il settore si conferma una delle eccellenze italiane. La ricerca della qualità guida le scelte dei consumatori, sempre più attenti ai dettagli e alle tendenze, trasformando l’aperitivo in un momento elegante e di stile. È in questo contesto che Martini, simbolo dell’aperitivo italiano e parte del gruppo Bacardi, celebra i suoi 162 anni con una serie di novità.
Il brand lancia una nuova bottiglia sostenibile, più leggera del 5%, ispirata ai portici di Torino e progettata per ridurre l’impatto ambientale. Ma le novità non si fermano qui: ad aprile debutta anche un nuovo signature drink, il Bianco Spritz, accompagnato da una campagna di marketing innovativa e un’esperienza immersiva per i consumatori. La tradizione resta centrale, con il contributo del master blender Beppe Musso, custode della ricetta segreta di Martini, che combina selezionati vini ed erbe aromatiche.
Il brand continua a investire nel futuro del vermouth, come sottolinea François in Albon, Managing Director di Bacardi Sud Europa, puntando anche su una gamma senza alcol, per soddisfare un pubblico sempre più ampio e attento alle nuove tendenze. Martini non è solo una bevanda, ma un’icona che si lega alla moda e al design: la recente collaborazione con Marni, in occasione della Milano Fashion Week, ne è una conferma. Anche la storica Terrazza Martini si prepara a trasformarsi in un format itinerante, portando la sua esperienza esclusiva nelle principali città italiane ed europee. Un’evoluzione che unisce storia, innovazione e lifestyle, mantenendo sempre un messaggio chiaro: bere con responsabilità.
Aperitivo e storia
L’aperitivo non è solo un’abitudine, ma un vero e proprio rito sociale che affonda le sue radici nella storia. Il termine deriva dal latino aperitivus, ovvero "che apre", a indicare la sua funzione originaria: stimolare l’appetito prima dei pasti. Un concetto che risale addirittura all’antica Grecia, quando Ippocrate, nel V secolo a.C., prescriveva ai suoi pazienti una bevanda a base di vino bianco e erbe aromatiche per combattere l'inappetenza. Nell’antica Roma, una pratica simile era diffusa con il mulsum, un vino dolce arricchito con miele, consumato per favorire la digestione.
Tuttavia, la versione moderna dell’aperitivo ha una data e un luogo ben precisi: Torino, 1786. Qui, il giovane Antonio Benedetto Carpano creò il primo vermut, un vino aromatizzato con oltre 30 varietà di erbe e spezie, che divenne presto una bevanda apprezzata dall’aristocrazia e dai salotti dell’epoca. Da questo momento, il concetto di aperitivo si diffuse rapidamente, dando vita a marchi storici come Cinzano e Martini & Rossi, che ancora oggi rappresentano il cuore di questa tradizione.
Proprio Torino è considerata la culla dell’aperitivo italiano, grazie ai suoi storici caffè, come il Caffè Fiorio, aperto in via Po nel 1780 e frequentato da nobili, intellettuali e politici. Questo modello di convivialità si espanse ben presto in tutta Italia, adattandosi alle diverse culture regionali. Emblematica è la nascita dello Spritz a Venezia, un mix di vino bianco, bitter e soda, nato nell’Ottocento quando le truppe austriache stanziate in Veneto diluivano il vino locale con acqua frizzante per renderlo meno alcolico.
Oggi l’aperitivo si è evoluto, trasformandosi in un momento di socialità che va oltre la semplice bevanda. Il concetto di apericena, ad esempio, ha rivoluzionato questa tradizione, fondendo la leggerezza dell’aperitivo con la sostanza di una cena. Questa abitudine trova le sue radici nella merenda sinoira piemontese, un’usanza contadina che prevedeva uno spuntino abbondante nel tardo pomeriggio, spesso accompagnato da un bicchiere di vino.
L’aperitivo è oggi un fenomeno globale, ma mantiene salda la sua identità italiana, simbolo di convivialità, eleganza e cultura enogastronomica. Che sia un classico Negroni, un Americano o una rivisitazione moderna, il momento dell’aperitivo resta un’occasione perfetta per ritrovarsi, celebrare e vivere il gusto della tradizione con uno sguardo rivolto al futuro.
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