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Allevatori piemontesi in allerta: prevenzione della lingua blu con l'arrivo della primavera

Esperti e allevatori si incontrano a Bobbio Pellice per discutere soluzioni contro la febbre catarrale

Allarme lingua blu: prevenzione e strategie per proteggere gli allevamenti piemontesi

Con l'arrivo della primavera, gli allevatori piemontesi si trovano ad affrontare nuove sfide sanitarie, tra cui la prevenzione della lingua blu, una malattia virale che colpisce principalmente ovini e caprini. A Bobbio Pellice, l'attenzione è focalizzata su misure preventive per proteggere gli allevamenti locali.

Per rispondere a queste preoccupazioni, l'Unione Montana del Pinerolese ha organizzato un incontro pubblico presso l'ex Dogana Reale di via Sibaud a Bobbio Pellice, previsto per venerdì 28 marzo alle 14. L'evento vedrà la partecipazione del dottor Giovanni Tedde, direttore della sanità animale dell'ASL TO3, che fornirà indicazioni pratiche sulla profilassi stabilita dalla Regione Piemonte, con particolare attenzione all'uso di repellenti e alla vaccinazione obbligatoria per chi trasferisce il gregge tra diversi comuni.

La lingua blu, o Blue Tongue, è una malattia infettiva che colpisce ruminanti domestici e selvatici, come ovini, caprini e bovini. Si tratta di una febbre catarrale non contagiosa per l'uomo, trasmessa attraverso i Culicoidi, piccoli insetti vettori del virus. La malattia si manifesta con febbre alta, affezioni alle vie respiratorie e, nei casi più gravi, con rigonfiamento e cianosi della mucosa linguale.

Negli ultimi mesi, il Piemonte ha affrontato una recrudescenza della malattia. Da luglio a dicembre 2024, il sistema di sorveglianza ha rilevato 469 casi di lingua blu nella regione. In risposta, la Regione Piemonte ha predisposto un piano vaccinale volto a immunizzare entro il 31 maggio 2025 tutti i 120.000 capi ovini presenti sul territorio.

La vaccinazione rappresenta una delle principali strategie per contenere l'epidemia. Grazie al via libera del Ministero della Salute, la Regione ha reso possibile l'obbligatorietà della vaccinazione per gli ovini, al fine di proteggere gli allevamenti e limitare la diffusione del virus.

L'incontro di Bobbio Pellice rappresenta un'opportunità fondamentale per gli allevatori locali di confrontarsi con esperti e istituzioni. Claudia Bertinat, assessore all'agricoltura dell'Unione, ha sottolineato l'importanza di questo evento, evidenziando come le basse temperature abbiano finora contenuto l'epidemia, ma che l'arrivo della primavera potrebbe favorire una ripresa dei contagi. Il confronto tra allevatori, veterinari e operatori del settore mira a chiarire dubbi e fornire risposte concrete alle esigenze degli allevatori.

Oltre alla lingua blu, gli allevatori piemontesi devono affrontare altre sfide sanitarie. Recentemente, un focolaio di influenza aviaria a Chivasso ha portato all'abbattimento di 55.000 polli e galline, evidenziando la vulnerabilità degli allevamenti a diverse minacce sanitarie. In questo contesto, la collaborazione tra esperti, istituzioni e allevatori diventa fondamentale per proteggere la salute degli animali e garantire la sostenibilità economica del settore.

La partecipazione attiva degli allevatori agli incontri informativi e la loro collaborazione nell'attuazione delle misure preventive sono essenziali per affrontare efficacemente queste sfide. L'incontro di Bobbio Pellice rappresenta un passo importante in questa direzione, offrendo un'opportunità per discutere strategie efficaci e condividere esperienze.

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