AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
13 Marzo 2025 - 10:26
Crisi del settore, cassa integrazione e stipendi insufficienti: sindacati in pressing su azienda e governo
La crisi dell'automotive continua a colpire duramente i lavoratori del settore, e in particolare quelli di Stellantis, costretti a fare i conti con il costante ricorso alla cassa integrazione in tutti gli stabilimenti italiani del gruppo. Una situazione che si trascina da tempo e che non sembra destinata a risolversi senza un cambio di rotta deciso sul fronte industriale e occupazionale. Per questa ragione, la Fiom-Cgil nazionale ha deciso di lanciare una raccolta firme per chiedere un’integrazione salariale a favore delle lavoratrici e dei lavoratori colpiti dalla riduzione dell’attività produttiva.
Secondo Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile del settore mobilità, il problema principale resta l’assenza di un piano industriale concreto da parte del colosso automobilistico, che continua a far pagare la crisi ai propri dipendenti, lasciati senza garanzie su nuovi modelli produttivi e sull’occupazione futura.
La richiesta di integrazione del reddito non è rivolta soltanto a Stellantis, ma anche al governo e alle Regioni, che possono e devono intervenire con strumenti di sostegno economico, in particolare attraverso finanziamenti destinati alla formazione dei lavoratori, come già avviene in Piemonte.
Ma la battaglia del sindacato non si ferma qui. Il tema del salario dignitoso verrà portato direttamente sul tavolo automotive in programma venerdì 14 marzo presso il Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), dove i sindacati presenteranno una posizione unitaria per affrontare l’emergenza lavorativa del settore. L’obiettivo è chiaro: accanto alla necessità di un piano di investimenti strutturali in progettazione, ricerca e produzione, è essenziale avviare un percorso di riduzione dell’orario di lavoro per contrastare gli effetti della crisi e garantire stabilità salariale.
Il destino di migliaia di lavoratori e lavoratrici è legato alle scelte che verranno fatte nei prossimi mesi. Il settore automotive sta vivendo una fase di profonda trasformazione, tra la transizione all’elettrico, la concorrenza globale e l’incertezza sulle strategie industriali delle multinazionali. Ma senza un intervento immediato e incisivo, il rischio è che a pagare il prezzo più alto siano ancora una volta gli operai, costretti a tirare avanti con ammortizzatori sociali insufficienti e stipendi sempre più bassi.
Per questo la mobilitazione prosegue, con la speranza che Stellantis, governo e istituzioni ascoltino finalmente la voce dei lavoratori.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.