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14 Marzo 2025 - 12:34
Torino e gli animali non convenzionali: il Centro Canc di Grugliasco in prima linea
Non solo cani e gatti. Nelle case dei torinesi cresce la presenza di conigli, roditori, uccelli acquatici ornamentali, rettili, anfibi e persino invertebrati, animali non convenzionali che stanno diventando sempre più protagonisti delle famiglie. Un trend che, se da un lato mostra una crescente passione per la biodiversità, dall’altro richiede strutture veterinarie specializzate capaci di garantire le cure necessarie a specie tanto diverse tra loro. Da quindici anni, il Centro Animali Non Convenzionali (Canc) di Grugliasco si occupa proprio di questo, all’interno dell’ospedale veterinario della Facoltà di Medicina Veterinaria di Torino. Un punto di riferimento che nel solo 2023 ha gestito oltre 5.000 casi, confermandosi una realtà indispensabile per il territorio.
Il Canc opera come un ambulatorio veterinario specializzato, offrendo cure a rettili, anfibi, pesci e persino specie più particolari e pericolose, come tigri e leopardi, intervenendo in situazioni d’emergenza. Questa attività è resa possibile grazie alla convenzione con la Città Metropolitana di Torino, che ha affidato al centro la gestione clinica degli animali selvatici in difficoltà, stanziando un finanziamento annuo di 25.000 euro. Un contributo prezioso, ma che non basta a coprire le esigenze di una struttura operativa tutti i giorni dell’anno, con uno staff ridotto composto da tre veterinari fissi, affiancati da collaboratori e studenti.
L’ambito d’azione del Canc è vasto e spesso sorprendente. Il centro si occupa di ibridi di lupo, supporto alle guardie forestali nella cattura di animali selvatici, recupero di animali di grandi dimensioni, contenimento incruento delle nutrie e soccorso di animali vaganti esotici o abbandonati. Un lavoro delicato e complesso, che richiede competenze specialistiche e un impegno costante, ma che ancora oggi è poco conosciuto dal grande pubblico.
L’attività del Canc è stata al centro di un incontro a Palazzo Civico di Torino, nell’ambito della Commissione Ambiente, con la partecipazione di Amalia Santiangeli (Pd), l’assessore Tresso e i consiglieri Greco, Viale e Diena. Un’occasione per discutere dell’importanza di tutelare gli animali esotici e selvatici, ma anche delle difficoltà di gestione di una struttura che lavora senza sosta con risorse limitate. Il dibattito ha evidenziato la necessità di maggiori fondi e sostegno istituzionale, affinché il centro possa continuare a offrire un servizio essenziale non solo per i cittadini, ma anche per la tutela della biodiversità locale.
L’aumento degli animali esotici nelle case torinesi solleva interrogativi su responsabilità e consapevolezza, perché prendersi cura di un rettile o di un anfibio non è come accudire un cane o un gatto. La crescente domanda di cure veterinarie specialistiche dimostra quanto sia importante un centro come il Canc, ma pone anche l’accento sulla necessità di informare meglio i proprietari e di garantire che questi animali vengano gestiti nel rispetto del loro benessere e delle normative vigenti.
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