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Intesa Sanpaolo rafforza il Fondo di Beneficenza: più risorse per chi ha bisogno!

Il fondo di beneficenza di Intesa Sanpaolo aumenta le risorse per sostenere progetti sociali e culturali in Italia

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Intesa Sanpaolo rafforza il Fondo di Beneficenza: più risorse per chi ha bisogno!

L’impegno di Intesa Sanpaolo nel sostegno al Terzo Settore si fa ancora più concreto con l’aumento delle risorse del Fondo di Beneficenza, che nel 2025 raggiungerà una dotazione di 24,5 milioni di euro, un incremento significativo rispetto agli anni precedenti. Dal 2016, il fondo ha distribuito 130 milioni di euro, finanziando 7.700 progetti che hanno avuto un impatto positivo su persone in difficoltà, giovani, famiglie, donne e categorie fragili. Il focus resta sulla riduzione delle disuguaglianze, sul sostegno alle comunità svantaggiate e sull’accesso ai servizi essenziali.

Le Linee Guida 2025-2026 delineano tre aree di intervento prioritarie: il potenziamento del welfare sanitario, per garantire cure e assistenza alle persone prive di una rete di supporto adeguata, il contrasto alla dispersione scolastica e allo svantaggio economico nel Sud e nelle isole, con un occhio di riguardo per l’imprenditoria giovanile, e l’inclusione sociale di migranti e rifugiati, con iniziative mirate all’accoglienza, all’istruzione e all’inserimento lavorativo. L’obiettivo è creare progetti sostenibili, in grado di migliorare concretamente la vita delle persone e promuovere un modello di crescita equo e inclusivo.

Nel 2024, il fondo ha erogato 23 milioni di euro, con un incremento del 22% rispetto al 2023, arrivando a 934mila beneficiari diretti, di cui l’89% in Italia. La ripartizione geografica dei fondi mostra che il 44% è stato destinato al Nord, il 25% al Centro e il 31% al Sud e nelle Isole, segno di un’attenzione crescente per le aree che necessitano di maggiori investimenti. Sono state esaminate 2.325 richieste di finanziamento, un aumento del 2% rispetto all’anno precedente, consolidando il ruolo del fondo come riferimento nella filantropia in Italia.

L’impegno di Intesa Sanpaolo non si ferma ai confini nazionali. Il fondo sostiene anche interventi umanitari nei Paesi a basso e medio Indice di Sviluppo Umano, oltre a iniziative nei territori colpiti da calamità naturali. Le risorse vengono assegnate attraverso un’attenta selezione dei progetti, privilegiando quelli con un forte impatto sociale e un track record di efficacia.

Il presidente Gian Maria Gros-Pietro sottolinea come il fondo rappresenti un pilastro della strategia di responsabilità sociale della banca, con l’obiettivo di ridurre i divari educativi, economici e sanitari che ostacolano il pieno sviluppo delle persone e della società. Nel prossimo biennio, la priorità sarà consolidare gli interventi nel settore sanitario e dell’inclusione, garantendo supporto a chi si trova in condizioni di disagio.

Negli ultimi anni, il fenomeno della filantropia istituzionale ha acquisito un ruolo sempre più centrale nella lotta alle disuguaglianze. Banche, fondazioni e aziende private stanno assumendo una funzione chiave nel finanziamento di progetti che, fino a qualche tempo fa, erano esclusiva competenza dello Stato.

Questa tendenza rappresenta una grande opportunità, ma al tempo stesso pone una sfida: garantire che l’impegno del settore privato si affianchi e non sostituisca il ruolo delle istituzioni pubbliche. L’aumento dei fondi destinati alla beneficenza da parte di Intesa Sanpaolo dimostra che il mondo finanziario può essere un motore di inclusione e sviluppo, ma affinché i risultati siano duraturi, è fondamentale che questi investimenti si inseriscano in una strategia più ampia, capace di generare cambiamenti strutturali e non solo risposte emergenziali.

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