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10 Marzo 2025 - 22:12
L’amministrazione comunale di Mathi ha finalmente adottato una delibera in cui comunica alla cittadinanza di avvalersi dell’assistenza legale per quanto riguarda il caso “Casa Chantal”. Nello specifico, la giunta si è rivolta allo Studio Legale Associato Avvocato Paolo Scaparone, che ha sede a Torino e che accompagnerà il comune nel trovare una soluzione al futuro incerto della struttura.
Per comprendere le origini della vicenda bisogna riavvolgere il nastro di cinque anni, quando un accordo tra la Parrocchia e il comune di Mathi ha stabilito che Casa Chantal sarebbe rimasta una residenza per anziani. Con il subentro della Cooperativa Sanitalia Service, però, si è aperta la possibilità che questa struttura possa diventare un centro d’accoglienza per migranti, sollevando il dissenso di una parte di popolazione.
Negli ultimi tempi, la questione ha infiammato il dibattito in presenza e sui social media. Da qui è nato un Comitato che difende la funzione originale dell’edificio: cioè l’accoglienza per persone anziane. Nel frattempo, la Prefettura ha annunciato un’ispezione congiunta con i Vigili del Fuoco e l’ASL per verificare l’idoneità della struttura all’eventuale nuova destinazione. In un comunicato pubblicato il 27 febbraio, il sindaco di Mathi Vittorio Rocchietti aveva inoltre annunciato una convocazione da parte del Prefetto, per cui l’assistenza di un legale si è resa essenziale. Di fronte all’affidamento dell’incarico allo Studio Scarparone, però, alcune persone hanno dimostrato alcune perplessità.
Nello specifico, un residente, membro del Comitato Casa Chantal, ha pubblicato una post su Facebook in cui si esprime criticamente rispetto alla serietà con cui l’amministrazione sta gestendo questa situazione. “Non dobbiamo temere – sostiene ironicamente – dato che da sabato 8 mattino presto a martedì 11 sera tardi il Sindaco e il Vicesindaco sono in gita con la Filarmonica in quel di Trento, sicuramente fra una degustazione di Traminer e una di Marzemino riusciranno a condividere informazioni e strategia con l’avvocato, e mercoledì 12 saranno pronti per difendere gli interessi dei Mathiesi!”.
Inoltre, il cittadino chiede alla giunta dei chiarimenti rispetto alle motivazioni che hanno portato alla scelta dello Studio Scarparone. “Fra i soci e collaboratori dello studio non compare l’Avv. Brunella De Blasio, che sedeva fra gli Amministratori Comunali durante il Consiglio Comunale Aperto dello scorso 8 febbraio e che è intervenuta nel dibattito.
In Albo Pretorio non si trova alcuna delibera che stabilisca un incarico all’Avv. De Blasio.
A quale titolo e con quale potere l’Avv. De Blasio sedeva con gli amministratori al Consiglio?”
A queste perplessità risponde la dottoressa Monica Commisso, avvocata che sta seguendo il Comitato, che interviene dicendo: “questa delibera è una presa in giro bella e buona nei confronti dei cittadini di Mathi e del Comitato che si sta battendo per la Casa di Riposo Chantal. È un documento vuoto, privo di qualsiasi impegno concreto, un atto puramente burocratico che non serve assolutamente a nulla se non a prendere tempo e a fingere di fare qualcosa”.
Secondo la legale, il comune non ha intrapreso alcuna azione concreta riguardo alla questione. Non è stato dato mandato specifico, non è stato richiesto parere legale per l'incontro con il Prefetto, non è stata fissata una data, né l'incontro è stato menzionato.
Inoltre, Commisso si interroga sulla reale volontà dell’amministrazione, che secondo lei non ha alcuna intenzione di difendere le istanze che emergono dal basso, cioè dal Comitato. “Se davvero avessero voluto proteggere la Casa di Riposo Chantal, avrebbero dato un incarico immediato a un legale, stabilito una strategia precisa, chiesto un incontro urgente con il legale, fissato tempi certi per bloccare qualsiasi tentativo di cambio di destinazione d’uso. Invece? Il nulla cosmico”.
E poi continua sostenendo che la delibera pubblicata “è un tradimento nei confronti di tutte le persone che hanno firmato per mantenere la Casa di Riposo Chantal al servizio della comunità. Se il Comune pensa di cavarsela con un pezzo di carta privo di qualsiasi efficacia, si sbaglia di grosso. I cittadini e il Comitato non staranno a guardare”.
Staremo a vedere cosa succederà mercoledì 12 e come l’amministrazione gestirà questa situazione.
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