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Le fagiolate del Canavese: quando il Carnevale passa anche dalla tradizione culinaria

Dai fagioli benedetti di Ivrea alle ricette segrete di Burolo, un viaggio nelle antiche usanze che uniscono comunità e sapori

Le fagiolate del Canavese

Le fagiolate del Canavese: quando il Carnevale passa anche dalla tradizione culinaria

Carnevale, tra maschere e festeggiamenti, c’è un rito che resiste al tempo e rafforza il senso di comunità: la fagiolata. Da Ivrea a Burolo, passando per i borghi del Canavese, la preparazione dei fagioli grassi non è solo una tradizione gastronomica, ma un simbolo di condivisione e appartenenza.

Le fagiolate affondano le radici in epoche lontane, quando la comunità si riuniva per affrontare insieme il periodo invernale, riscaldandosi con piatti nutrienti e ricchi di significato. Oggi, questa usanza si rinnova ogni anno, diventando un appuntamento atteso che segna l’arrivo del Carnevale. A Ivrea, i fagioli grassi sono un elemento imprescindibile della celebrazione storica, mentre a Burolo una ricetta segreta, a marchio De.Co, aggiunge un tocco di mistero e orgoglio locale alla preparazione.

Ma non si tratta solo di gusto: la tradizione vuole che prima della distribuzione i fagioli vengano benedetti, un gesto che rievoca antiche pratiche di ringraziamento e auspicio di prosperità. Questa consuetudine si ripete nelle fagiolate eporediesi, così come nei paesi più piccoli, mantenendo vivo un legame tra cultura, territorio e spiritualità.

Anche quest’anno le piazze del Canavese si riempiono del profumo inconfondibile di questo piatto. A Agliè, durante il Carluvà d’Ajè, i visitatori potranno gustare i fagioli con le cotiche, mentre a Cuorgnè la fagiolata diventa un’occasione di solidarietà: le porzioni d’asporto contribuiranno a sostenere i Vigili del Fuoco locali. Eventi simili si svolgeranno anche a Torre Canavese nel Carnevale dei bambini e a San Giusto Canavese, dove il rito della benedizione anticiperà il grande pranzo grasso, momento di convivialità e festa.

Trasmettere questa tradizione alle nuove generazioni è fondamentale per preservare la storia e l’identità del territorio. La fagiolata non è solo un piatto, ma un rituale che unisce passato e presente, mantenendo vivo il legame con la comunità. Partecipare, tramandare e raccontare queste usanze significa proteggere un patrimonio culturale che rischia di perdersi nell’epoca della velocità e del consumo mordi e fuggi.

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