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Una mucca fugge e partorisce in mezzo alla strada in Canavese

Coinvolti automobilisti e carabinieri in un evento straordinario

Mucca e vitello

Mucca e vitello (foto di repertorio)

La notte scorsa, lungo la provinciale 87 a San Benigno Canavese, si è consumata una scena surreale, di quelle che si raccontano per anni. Un evento così straordinario da sembrare scritto per un film, ma che invece è accaduto davvero, tra lo stupore degli automobilisti e l'intervento tempestivo dei carabinieri di Chivasso.

Tutto ha avuto inizio intorno alle 23, quando una mucca, sentendo che il momento era arrivato, ha deciso di fuggire, sfondando la recinzione che la teneva confinata. Con il cuore in tumulto e l’istinto a guidarla, ha percorso pochi metri e si è fermata nel punto meno sicuro possibile: la strada provinciale, proprio mentre le auto sfrecciavano nel buio. Ma nulla avrebbe potuto fermarla. In quel luogo impensabile, sotto gli sguardi increduli di chi passava, ha dato alla luce il suo vitellino, proteggendolo come solo una madre sa fare.

E se già questa scena poteva sembrare unica, il destino ha deciso di renderla ancora più incredibile. Dal varco lasciato aperto, altri animali hanno seguito la mucca nella sua fuga: un toro possente, alcuni bovini e persino un asino si sono uniti all’improvvisata carovana, ritrovandosi improvvisamente tra i fari delle auto e il caos della carreggiata. Gli automobilisti si sono fermati, divisi tra la meraviglia e il timore di trovarsi di fronte a una situazione potenzialmente pericolosa.

Uno di loro ha raccontato di essersi trovato faccia a faccia con il toro, nero come la notte, un incontro ravvicinato che per un soffio non si è trasformato in tragedia. Il rischio era alto, eppure, per qualche istante, tutto si è fermato: le persone hanno assistito alla scena con il fiato sospeso, testimoni di una nascita inaspettata nel cuore della notte.

L’arrivo dei carabinieri ha riportato l’ordine. Con calma e prontezza, gli agenti hanno bloccato il traffico, evitando che la situazione degenerasse. Non c’è stato bisogno di veterinari o ostetriche improvvisate: il piccolo era già nato, tra il calore della madre e il battito impazzito della strada. Mentre le luci blu delle pattuglie illuminavano la scena, i militari sono riusciti a rintracciare il margaro proprietario della mandria, che ha provveduto a recuperare tutti gli animali e a riportarli al sicuro.

Solo allora, con la sicurezza ristabilita e la strada finalmente libera, la provinciale è stata riaperta al traffico. Ma per chi era lì, per chi ha visto quella madre lottare per il suo piccolo nel luogo più inaspettato, questa notte rimarrà un ricordo indelebile.

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