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Esposizione ai campi elettromagnetici: cresce il dibattito sulla salute pubblica

La Commissione Ambiente discute l'innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici e le implicazioni sanitarie

Esposizione ai campi elettromagnetici

Esposizione ai campi elettromagnetici: cresce il dibattito sulla salute pubblica

La crescente esposizione ai campi elettromagnetici e l’imminente innalzamento dei limiti di sicurezza in Italia stanno alimentando un acceso confronto tra esperti, istituzioni e cittadini. Dal 30 aprile 2024, i valori di esposizione passeranno da 6V/m a 15V/m, una svolta che solleva interrogativi sulle implicazioni per la salute pubblica e sulla necessità di adottare un approccio basato sul principio di precauzione. La questione è stata al centro di un’importante audizione presso la Commissione Ambiente, dove l’Associazione Comuni Contro Elettrosmog for the Environment (C.C.E.) ha espresso forte preoccupazione.

Il presidente dell’associazione, Maurizio Giani, ha sottolineato i rischi biologici legati ai campi elettromagnetici, soprattutto per le persone con pacemaker o impianti cocleari, evidenziando la necessità di delocalizzare le antenne lontano da scuole e aree sensibili.

Il dibattito si è concentrato sulla mancanza di un parere sanitario ufficiale e sulla necessità di adottare strategie cautelative per proteggere la popolazione. Il principio di precauzione, infatti, impone di intervenire preventivamente quando esiste un rischio per la salute, anche in assenza di evidenze definitive. I dati tecnici presentati in commissione mettono in evidenza effetti potenzialmente dannosi a lungo termine, motivo per cui cresce la richiesta di una maggiore regolamentazione e un monitoraggio più stringente.

Alla discussione hanno preso parte diversi consiglieri, tra cui Paola Antonetto (FDI), Alberto Unia (M5S) e Davide Buzzi Langhi (FI). Il vicepresidente Unia ha ribadito l’importanza di un approfondimento congiunto con la Commissione Sanità, evidenziando la necessità di valutare le implicazioni non solo ambientali, ma anche sanitarie.

Il presidente della Commissione Ambiente, Sergio Bartoli, ha annunciato l’intenzione di coinvolgere la International Society of Doctors for the Environment (ISDE) in una futura audizione congiunta, al fine di raccogliere elementi utili per eventuali azioni di tutela, con un’attenzione particolare verso le categorie più vulnerabili, come bambini, anziani ed elettrosensibili.

L’argomento è destinato a rimanere al centro dell’attenzione pubblica, con la necessità di trovare un equilibrio tra progresso tecnologico e protezione della salute. In un mondo sempre più interconnesso, le scelte politiche dovranno basarsi su un dialogo trasparente e informato, tenendo conto delle evidenze scientifiche e delle preoccupazioni della popolazione. La sfida è quella di costruire un futuro in cui innovazione e sicurezza possano coesistere, attraverso un impegno condiviso tra istituzioni, esperti e comunità locali.

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