Cerca

Rondissone

Antenne 5G, al via oggi l'innalzamento dei limiti elettromagnetici: ma una consigliera comunale si oppone

Barbara Squillace ha chiesto una moratoria di almeno 5 anni nell’attuazione di quanto previsto dall’articolo 10 del DDL n.214 e la corrispettiva immediata implementazione di seri studi di ricerca scientifica

Rondissone

Antenna e campi elettromagnetici creati con l'Intelligenza Artificiale

Entra in vigore oggi, martedì 30 aprile, l’innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici. Un provvedimento che il governo italiano ha assunto a gennaio del 2024, ma se ne discuteva già da diversi mesi, visto che l’Italia è, pardon era, il Paese europeo coi limiti più bassi.

Nel Comune di Rondissone, in attesa di sapere se si candiderà o meno alle prossime elezioni amministrative, Barbara Squillace ha lanciato un’altra iniziativa delle sue, a tutela della salute pubblica.

La consigliera comunale di opposizione ha infatti depositato una mozione urgente per invitare il sindaco Antonio Magnone a richiedere una moratoria di almeno 5 anni nell’attuazione di quanto previsto dall’articolo 10 del DDL n.214 e la corrispettiva immediata implementazione di seri studi di ricerca scientifica.

Barbara Squillace consigliera comunale di Rondissone

Lo ha già fatto il sindaco di Lavagna, lo stanno facendo altri sindaci. Può e deve farlo anche il nostro sindaco”, commenta Squillace: “Si tratta semplicemente di impegnare la Giunta e l’Amministrazione comunale a prendere in considerazione questa richiesta nell’interesse della salute dei cittadini e a rafforzare le risorse per aumentare il livello di sicurezza della collettività e della salvaguardia della flora e della fauna del nostro territorio”.

Nella mozione si legge che non solo partiti e associazioni ambientaliste, ma anche medici (come quelli dell’Associazione italiana medici per l’ambiente) hanno preso posizione contro l’innalzamento del limite di esposizione ai campi elettromagnetici, fissato a 6 V/m (e in procinto di aumentare a 15).

Secondo tutte le fonti pubbliche disponibili, non esistono prove che l’uso del 5G si possa considerare sicuro o tollerabile per la salute umana - si legge nel testo della mozione - e, dunque, è verosimile che queste frequenze siano state concesse all’industria senza che il Governo si sia preoccupato dei rischi per la salute pubblica e per l’ambiente, esponendo la vita umana e animale a una vera e propria sperimentazione; la mancanza di studi scientifici che provino l’assenza di danno derivante dall’utilizzo delle varie frequenze 5G, dei relativi “protocolli” di trasmissione dei dati, nonché dal nuovo sistema di funzionamento delle antenne 5G, basato su Massive MIMO e Beam-Forming dei lobi di trasmissione, non esclude perciò la possibilità che lo standard 5G possa alterare il normale funzionamento delle cellule”.

“Con la mozione  - conclude Squillace - richiedo al Sindaco una moratoria di 5 anni sulla scellerata legge promulgata a ridosso di Capodanno per agevolare la lobby del 5G nell’aumento d’elettrosmog. Incrementiamo anche la possibilità che le Regioni adottino una norma diversa, più cautelativa”.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori