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Rivarolo Canavese dice addio al progetto skate & bike park: insorgono le minoranze

La variazione di bilancio fa sparire l’iniziativa dedicata ai giovani. «Energia per Rivarolo» critica l’assenza di confronto e rilancia la necessità di spazi urbani inclusivi

Rivarolo Canavese

Rivarolo Canavese dice addio al progetto skate & bike park: insorgono le minoranze

Durante l’ultimo Consiglio Comunale, la discussione sulla variazione di bilancio per gli oneri a scomputo dell’area Salp ha evidenziato la scelta dell’attuale amministrazione di eliminare lo skate & bike park precedentemente previsto dalle linee guida della giunta passata. Secondo le informazioni emerse, la decisione sarebbe stata presa senza coinvolgere le minoranze né interpellare i cittadini interessati, tra cui molti ragazzi che avevano espresso curiosità verso l’iniziativa.

Dal gruppo di Energia per Rivarolo, la consigliera Silvia Donetti ha sottolineato come la rigenerazione urbana non riguardi solo il miglioramento estetico di un’area, ma rappresenti uno strumento per connettere tessuti sociali e territoriali, in grado di dar vita a comunità più solide e aperte. Donetti ha anche ricordato che un simile spazio avrebbe offerto un punto di incontro intergenerazionale, favorendo la inclusione sociale e consentendo la partecipazione di bambini, adolescenti, genitori e nonni. In aggiunta, ha messo in evidenza che si sarebbe trattato di un investimento a costo zero per il Comune, visto che l’area sarebbe stata realizzata tramite scomputo oneri dal privato.

Le critiche dell’opposizione si sono quindi concentrate sul fatto che la soppressione del progetto non sia soltanto un’aggiustamento urbanistico, ma, a loro avviso, una scelta che implica il venir meno di una visione di città dinamica, in grado di rispondere alle esigenze di tutte le generazioni. Dal loro punto di vista, l’abbandono dell’iniziativa rischia di privare i giovani di un punto di riferimento in una zona già frequentata (vicino al McDonald’s) e di ostacolare nuove forme di aggregazione e socialità.

La capogruppo Helen Ghirmu ha espresso la preoccupazione che i recenti episodi di risse giovanili possano diventare un pretesto per l’amministrazione, portando all’idea secondo cui i ragazzi non meritino aree a loro dedicate. Ha ribadito, invece, come gli spazi di aggregazione giovanile possano rappresentare un’occasione per ricostruire il dialogo tra le istituzioni e le nuove generazioni, sottolineando che la sicurezza dovrebbe derivare dall’educazione e dalla possibilità di canalizzare energie e interessi in attività sane, come lo sport di strada.

In conclusione, il gruppo di minoranza ha confermato che continuerà a difendere progetti orientati al futuro, convinto che sia necessario investire sui giovani e sulla qualità della vita dell’intera comunità.

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