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03 Marzo 2025 - 01:15
Piano Regolatore di Chivasso, parla l'ex sindaco: "Scelte poco chiare, si rischiano favoritismi"
L'ex sindaco ed ex parlamentare Renato Cambursano non usa mezzi termini nel commentare la Variante generale del Piano Regolatore Comunale presentata dall’amministrazione di Claudio Castello. Il nodo centrale della questione è la cosiddetta perequazione urbanistica, concetto sbandierato dall’assessore e vicesindaco come punto qualificante della Variante, ma secondo Cambursano privo di adeguate giustificazioni tecniche e giuridiche.
Cambursano, l’Amministrazione Comunale nel presentare la Variante generale del PRGC al nostro giornale, ha usato il termine “Perequazione urbanistica”. Ce la vuoi spiegare?
L’assessore nonché vicesindaco ha sbandierato, come punto rilevante della Variante Generale del Piano Regolatore Comunale, la nuova previsione di PEREQUAZIONE URBANISTICA senza, però, le necessarie giustificazioni tecniche e giuridiche in materia, così come è stato fatto invece nel Comune di Saluzzo, dove si ha la giusta considerazione del ruolo del Consiglio Comunale e quindi dei cittadini.
Cosa ha fatto Saluzzo?
Il Comune di Saluzzo, in un documento intitolato: “La Pianificazione urbanistica tra interesse pubblico e privato, PEREQUAZIONE e accordi”, a firma del Segretario Generale, dottoressa Concetta Orlando, ha predisposto preventivamente gli strumenti conoscitivi utili a valutare una proposta di un nuovo Piano regolatore. L’amministrazione comunale di Chivasso ha coniugato “ignoranza” (nel senso latino del termine) e arroganza. Mi sarei aspettato che qualcun altro al posto loro avesse provveduto a fare una cosa analoga…!
Cosa prevede quel documento?
Prima di rispondere a questa tua domanda, permettimi di riportare l’avvio di quel documento e lo faccio citandolo alla lettera: “Il Comune di Saluzzo si accinge a redigere un nuovo piano regolatore comunale. Attività per la quale assume primaria importanza il ruolo del Consiglio Comunale, organo di pianificazione per eccellenza. Si è ritenuto pertanto di fornire ai consiglieri comunali alcuni elementi a carattere giuridico relativi alla pianificazione urbanistica…” La Giunta Castello, sapendo di avere a che fare con dei “geni” della sua maggioranza, ha ritenuto di non fare come Saluzzo.
Nel merito?
Nel merito ha affrontato il tema centrale del “difficile bilanciamento tra interessi pubblici e interessi privati coinvolti".
Questo strumento è attuabile in tutto il territorio comunale?
La risposta la dà ancora la Segretaria del Comune di Saluzzo quando in quel documento scrive che: “…è praticabile unicamente nelle aree di espansione.” “La perequazione va letta non come un sistema alternativo alla zonizzazione, ma come una specificazione di questo, collocandosi entro la dimensione attuativa del PRGC, quindi ‘a valle’ del Piano Regolatore medesimo e coinvolgente unicamente alcuni circoscritti ambiti del territorio, individuati preventivamente dallo strumento urbanistico generale.”
Claudia Buo di “Liberamente Democratici” ha presentato una “Osservazione” proprio su questo argomento…
Unitamente a una dozzina di altre osservazioni. Questa è stata presentata insieme al consigliere Enzo Falbo di Fratelli d’Italia. Essa riguarda gli Artt. 11, 12 e l’allegato “E” delle Norme Tecniche di Attuazione sulla PEREQUAZIONE URBANISTICA “alla chivassese”, là dove si prevede la cessione, a titolo gratuito, di aree a servizi pubblici al Comune, con capacità edificatoria trasferibile su altri lotti. Questi lotti dovrebbero avere un doppio indice, per consentire l’attuazione diretta, oppure per garantire il trasferimento per Perequazione Urbanistica con indice maggiorato.
Questa possibilità di trasferimento è obbligatoria o no?
Bella domanda. È esattamente quanto si chiede di chiarire, perché se non fosse obbligatoria, chi decide è il proprietario del lotto di atterraggio e risultano poche opportunità economiche per chi deve trasferire la capacità edificatoria. Peraltro, le aree sul territorio comunale hanno valutazioni economiche diverse, in funzione dell’area di intervento e quindi occorre collegare le aree da cedere al Comune con le aree urbanistiche su cui trasferire la capacità edificatoria, al fine di garantirne una corretta attuazione.
Hai parlato dell’Allegato “E”: di che si tratta?
Nell’Allegato “E” sono individuate le aree da cedere gratuitamente al Comune, con capacità edificatoria perequativa trasferibile, con prevalente destinazione per aree verdi e qualche area a parcheggio. L’Osservazione presentata evidenzia una notevole frammentarietà delle aree stesse, con notevoli costi finanziari sia per la realizzazione che per la futura manutenzione da prevedersi con spese correnti sempre deficitarie. Mi chiedo e lo chiediamo all’Amministrazione Comunale: con quale criterio sono state scelte queste aree? Questo interrogativo per evitare che il criterio adottato sia quello del soddisfacimento di particolari interessi privati!
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