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Droga, risse e degrado: le stazioni di Chivasso, Ivrea e Pinerolo nel caos. FdI chiede più sicurezza

Pendolari tra spaccio, violenza e bivacchi. Chivasso, Pinerolo e Ivrea tra le aree più critiche. Fratelli d’Italia chiede più controlli, videosorveglianza e forze dell’ordine

Alessandra Binzoni, vicecapogruppo di Fratelli d'Italia

Alessandra Binzoni, vicecapogruppo di Fratelli d'Italia

La sicurezza nelle stazioni ferroviarie del Piemonte torna al centro del dibattito politico. Alessandra Binzoni, vicecapogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale, ha presentato un ordine del giorno collegato al bilancio della Regione con l’obiettivo di rafforzare la vigilanza e contrastare degrado e criminalità nelle aree ferroviarie.

L’allarme nasce dai numerosi episodi di violenza, vandalismo e spaccio registrati negli ultimi mesi in diverse stazioni piemontesi. “Le aree circostanti le stazioni ferroviarie vivono spesso situazioni di diffusa illegalità e degrado. Occorre ristabilire la sicurezza per i tanti pendolari e viaggiatori che ogni giorno le frequentano”, ha dichiarato Binzoni, sottolineando la necessità di un intervento deciso. Secondo la consigliera, le stazioni di IvreaChivasso e Pinerolo sono tra le più problematiche, con episodi di spaccio, risse, aggressioni e prostituzione che hanno destato forte preoccupazione tra i cittadini. Ma la situazione non si limita a questi due centri: anche Ivrea è finita sotto la lente d’ingrandimento.

Anche le aree circostanti, soprattutto quelle che collegano la stazione al centro città, sono diventate punti di ritrovo per bivacchi e spaccio, con residenti e commercianti esasperati dalla presenza costante di individui sospetti e dal deterioramento della qualità della vita nella zona.

“Negli ultimi mesi abbiamo assistito a una escalation di episodi gravi. Non si tratta di situazioni isolate, ma di un problema diffuso che riguarda molte delle stazioni ferroviarie piemontesi”, ha spiegato Binzoni. “Non possiamo permettere che i pendolari, gli studenti e i lavoratori che ogni giorno prendono il treno debbano convivere con una costante sensazione di insicurezza”.

L’ordine del giorno presentato da Fratelli d’Italia impegna la Giunta regionale a farsi promotrice di un tavolo di confronto con Prefetture e Ministeri competenti, per individuare strategie mirate contro la criminalità nelle aree ferroviarie. Oltre a un maggiore coinvolgimento delle istituzioni, la proposta prevede che la Regione valuti un sostegno economico per potenziare la sicurezza. Tra le misure suggerite vi sono un aumento della presenza di Forze dell’Ordine e Polizia Locale, l’implementazione della videosorveglianza con sistemi più efficienti e interventi di riqualificazione urbana per evitare che gli spazi ferroviari diventino punti di ritrovo per attività illecite.

Binzoni ha ribadito l’importanza di questi provvedimenti, ricordando che gli investimenti per il rinnovamento delle infrastrutture ferroviarie rischiano di risultare inutili senza un parallelo rafforzamento della sicurezza. “Gli importanti interventi di riqualificazione delle nostre stazioni, annunciati da RFI in II Commissione nel mese di novembre, sarebbero totalmente vanificati a fronte del perdurare dell’illegalità e del degrado”, ha sottolineato.

Un altro punto critico sollevato riguarda il ruolo delle stazioni ferroviarie come luoghi di spaccio di droga. Secondo Binzoni, le aree ferroviarie stanno diventando veri e propri hub per il traffico di stupefacenti, con un impatto diretto sulle fasce più giovani della popolazione. “Non possiamo permettere che le nostre stazioni diventino zone franche dove lo spaccio di stupefacenti avviene sotto gli occhi di tutti. Dobbiamo proteggere i nostri ragazzi dalla piaga della droga”, ha dichiarato.

L’ordine del giorno di Fratelli d’Italia punta dunque a riportare la sicurezza nei punti nevralgici della mobilità piemontese, garantendo a pendolari, studenti e famiglie un contesto più controllato e vivibile. Ora la palla passa alla Giunta regionale, chiamata a decidere se accogliere o meno le proposte avanzate dal partito di maggioranza.

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