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Corso Nigra: il sindaco, il monaco Zen e la sinfonia del disordine

Autobus impazziti, traffico fuori controllo e un’amministrazione immobile

Il consigliere comunale Massimiliano De Stefano

Il consigliere comunale Massimiliano De Stefano

Mentre il resto del mondo sogna città smart e trasporti efficienti, Ivrea ha deciso di puntare tutto su un’altra forma di innovazione: il traffico in stile roulette russa. E così, Corso Nigra è diventato il più grande esperimento di sopravvivenza urbana d’Italia, dove pedoni, automobilisti e autisti di autobus combattono ogni giorno in un’arena senza regole. Un vero e proprio parco a tema, peccato che qui il biglietto si paghi in lamiere accartocciate e polizze assicurative.

L’ultima attrazione? La giostra impazzita che ha visto protagonista Massimiliano De Stefano, consigliere comunale e Cassandra eporediese, che da mesi predica nel deserto denunciando il caos. Per rendere ancora più vivido il concetto, un autobus ha deciso di fare una dimostrazione pratica: con una manovra degna di un film d’azione, ha sollevato la sua auto parcheggiata in uno stallo, lasciandogli un souvenir indelebile. L’autista di VITA? Evaporato nel nulla, probabilmente inghiottito da un buco nero.

E attenzione, non è un caso isolato. No, no, qui parliamo di una serie di incidenti: il motociclista "abbattuto" a gennaio, la pensilina piegata come un origami a maggio, la pista di pattinaggio a base d’olio di autobus a luglio, il bus kamikaze che ha sfondato un muro ad agosto. Mancano solo una catapulta e una piscina di schiuma per completare il quadro. Il tutto, ovviamente, condito da un’Amministrazione comunale che osserva la scena con la prontezza di un bradipo in letargo.

pensilina

Pensilina

La soluzione? Facile: spostare tutto al Movicentro, un’area pensata appositamente per ospitare i bus. Ma no, troppo semplice. Meglio lasciarli in Corso Nigra a trasformare la città in una versione low-cost di Mad Max, dove ogni giorno si gioca alla lotteria per vedere chi sarà il prossimo fortunato a perdere uno specchietto o, con un po’ di sfortuna, l’intero paraurti.

E ciliegina sulla torta, gli autobus sostitutivi non sono una soluzione provvisoria: saranno lì ancora per parecchi mesi cioè fino a quando non termineranno i lavori per l'elettrificazione della linea Ivrea Aosta. I cittadini? Possono solo adattarsi: evitare la zona, dotarsi di assicurazioni con copertura contro il ridicolo o semplicemente pregare.

Nel frattempo, il sindaco Matteo Chiantore continua a osservare la situazione con l'impassibilità di un monaco zen, aspettando forse che la soluzione piova dal cielo o che gli autobus imparino da soli a evitare gli ostacoli.

Nessuna dichiarazione ufficiale, nessun piano "B" o "C", solo il solito immobilismo che trasforma ogni problema in un’eterna attesa. E così, mentre altre città parlano di mobilità sostenibile e sicurezza stradale, Ivrea resta bloccata nel traffico delle sue stesse scelte sbagliate. Insomma, benvenuti a Corso Nigra, dove l'unica cosa che non si muove... è l’Amministrazione.

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