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Scuole elementari senza italiani: solo figli di immigrati nelle classi

Alla primaria Oltremaira l’80% degli alunni è straniero, mentre le famiglie italiane cercano alternative fuori dal centro

Scuole elementari senza italiani

Scuole elementari senza italiani: solo figli di immigrati nelle classi (foto di repertorio)

A Dronero si sta consumando una frattura che scuote il tessuto sociale: le scuole elementari del centro sono quasi interamente frequentate da figli di migranti, mentre quelle periferiche accolgono quasi esclusivamente bambini italiani. Un fenomeno che divide e fa discutere.

"Ci chiamano razzisti, ma è assurdo – si difendono alcune madri –. Noi vogliamo solo il meglio per i nostri figli". Il dibattito ha infiammato la comunità locale, finendo al centro di un consiglio d’istituto. Il dato è chiaro: nella scuola primaria Oltremaira, la percentuale di studenti figli di migranti tocca l’80%, creando un modello educativo sempre più polarizzato.

L'insegnante Simone Demaria mette in guardia: "Non ci sono motivi didattici validi a giustificare questa separazione. A Dronero convivono da anni famiglie di origine romena, magrebina, cinese, centroafricana, impegnate nell’agricoltura e nell’industria delle biciclette. Eppure, oggi, la scuola si è trasformata in un indicatore di una divisione più profonda".

La dirigente scolastica Vilma Margherita Bertola ha deciso di intervenire, chiamando in causa esperti come il professor Marco Braghero dell’Università di Pisa, specializzato nella risoluzione dei conflitti educativi. "I numeri raccontano una storia comune a molte città italiane. I genitori fanno delle scelte, spesso per motivi organizzativi, ma il rischio è di esasperare la distanza tra le diverse realtà".

La questione va oltre la semplice logistica. Il sindaco Alberto Astesano ammonisce: "Non possiamo limitare la libertà delle famiglie, ma possiamo migliorare il coordinamento tra le scuole e investire nei trasporti. Certo, è un costo, ma è necessario per evitare di scavare un solco ancora più profondo tra italiani e stranieri".

E lancia un messaggio forte: "Se domani i quasi 1.300 stranieri che vivono qui sparissero, le scuole, i negozi, le fabbriche chiuderebbero e la frutta marcirebbe sugli alberi. Questa è la realtà che dobbiamo affrontare".

A Dronero, la scuola è diventata il simbolo di una sfida più grande: quella della convivenza e della coesione sociale. Riuscirà la comunità a trovare una soluzione prima che il divario diventi incolmabile?

A Dronero si sta consumando una frattura che scuote il tessuto sociale: le scuole elementari del centro sono quasi interamente frequentate da figli di migranti, mentre quelle periferiche accolgono quasi esclusivamente bambini italiani. Un fenomeno che divide e fa discutere

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