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Italia, "maglia nera" per la sicurezza stradale: 71 pedoni morti dall'inizio dell'anno

Incidenti in aumento, anziani le vittime più colpite. L'Italia registra numeri peggiori rispetto ad altri paesi europei

Italia, maglia nera

Italia, maglia nera per la sicurezza stradale: 71 pedoni morti dall'inizio dell'anno

Cinque pedoni hanno perso la vita sulle strade italiane nell'ultima settimana, portando a 71 il numero totale delle vittime dall'inizio dell'anno. Sono i dati allarmanti forniti dall'Osservatorio Sapidata dell'Asaps, l'Associazione sostenitori della Polizia stradale, che monitora l'andamento dell'incidentalità sulle strade italiane. Nel conteggio sono inclusi anche i decessi avvenuti oltre i 30 giorni dal sinistro, per sottolineare che ogni vittima della strada è il risultato di comportamenti pericolosi e mancata sicurezza.

Dall'analisi emerge un quadro preoccupante: la maggior parte delle vittime sono uomini (49 su 71) e oltre la metà delle persone decedute aveva più di 65 anni. Il numero di pedoni travolti è in aumento rispetto al 2024, quando nel mese di gennaio si contarono 31 decessi, contro i 43 dello stesso periodo del 2025. La Lombardia si conferma la regione più colpita, con 15 decessi, seguita dal Lazio con 10, di cui cinque solo a Roma, mentre Emilia-Romagna e Veneto contano sei vittime ciascuna.

Il confronto con altri paesi europei evidenzia una situazione critica per l'Italia. Secondo le statistiche della European Road Safety Observatory, il nostro paese registra tassi di mortalità pedonale superiori alla media dell'Unione Europea, con cifre vicine a quelle di Spagna e Francia, ma peggiori rispetto a Germania e Regno Unito, dove le misure di sicurezza urbana e le infrastrutture per la mobilità sostenibile hanno contribuito a ridurre gli incidenti.

L’aumento delle vittime evidenzia la necessità di politiche più incisive per la sicurezza stradale. L'implementazione di attraversamenti pedonali più sicuri, la riduzione della velocità nei centri urbani e una maggiore sensibilizzazione degli automobilisti sono interventi fondamentali per contrastare questa tragica tendenza. Serve un impegno collettivo, che coinvolga istituzioni, forze dell'ordine e cittadini, affinché la mobilità diventi più sicura per tutti.

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